Swiped: la storia vera dietro il film

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Il nuovo film con Lily James, Swiped, racconta la storia vera e fonte di ispirazione di Whitney Wolfe Herd, l’imprenditrice di successo che da co-fondatrice del sito di incontri Tinder è passata a creare la sua attività inclusiva e orientata alle donne: Bumble. Sebbene le recensioni di Swiped siano state contrastanti, il film nel complesso riesce bene a rimanere fedele alla storia vera.

Quando si tratta di film basati su persone reali, è importante trovare un equilibrio efficace tra il raccontare i fatti così come sono accaduti e il mantenere l’intrattenimento per lo spettatore. Swiped riesce in gran parte in questo intento, rimanendo fedele all’esperienza personale di Whitney Wolfe Herd e arricchendo alcuni eventi con nuovi personaggi e sottotrame.

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Swiped rimane fedele ai fatti della fondazione di Bumble

Sebbene Whitney Wolfe Herd sia famosa soprattutto per il suo lavoro sul sito di incontri Bumble, Swiped descrive in dettaglio gli anni che hanno preceduto la sua carriera imprenditoriale, concentrandosi sul periodo in cui ha lavorato per Tinder. Tutto questo è basato su fatti reali: Herd è stata inizialmente assunta da Sean Rad per lavorare come responsabile del marketing di Tinder, per poi essere nominata co-fondatrice.

Durante gli anni trascorsi a Tinder, Wolfe Herd è stata vittima di enormi discriminazioni sessiste, misogine e pregiudizi per essere l’unica donna dirigente dell’azienda. Questo alla fine l’ha costretta a dimettersi dopo che le tensioni tra lei, Rad e un altro co-fondatore di nome Justin Mateen sono diventate troppo pesanti da sopportare.

Swiped è espressamente interessato a questo conflitto tra il desiderio di cambiare il settore tecnologico e il dover subire i pregiudizi di essere una donna in un ambiente dominato dagli uomini, e il film si prende alcune libertà creative per far risaltare davvero questo commento. Queste includono una manciata di personaggi originali, che servono a enfatizzare questa divisione basata sul genere.

Dan Stevens e Lily James in Swiped
Dan Stevens e Lily James in Swiped. Foto di Hilary Bronwyn Gayle/Hilary Bronwyn Gayle – © 2025 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Le libertà creative prese con la storia di Whitney Wolfe Herd

Wolfe Herd ha intentato una causa contro Tinder dopo le sue dimissioni, citando comportamenti “minacciosi e offensivi” come motivo principale della sua partenza. Swiped non esita mai a mostrarlo in modo completo, concentrandosi sul rapporto tossico tra Wolfe Herd e Mateen come microcosmo della cultura “maschile alfa” dell’azienda nel suo complesso.

Il film sorvola quindi sui dettagli dei primi anni di Bumble, concentrandosi invece su ciò che ha spinto Wolfe Herd a fare questo grande salto, tra cui la sua causa contro Tinder, l’accordo extragiudiziale e l’accordo di riservatezza, e lo scandalo che ne è derivato con il fondatore e CEO di Badoo, Andrey Andreev. Swiped adotta un approccio molto fattuale nei confronti di questa storia, presentando tutto in modo obiettivo.

Ma mentre la rappresentazione dei fatti aziendali in Swiped è molto autentica, il film non offre sempre la stessa fedeltà alla vita personale di Wolfe Herd. Alcuni dettagli sulle relazioni e sulla famiglia dell’imprenditrice sono stati modificati, compreso il modo in cui ha conosciuto il suo marito di lunga data, Michael Herd. In Swiped, i due si scambiano uno sguardo in un bar.

Ma nella vita reale, Whitney e Michael sono stati presentati da un amico comune durante una vacanza sulla neve. Questo può sembrare un dettaglio insignificante, ma ha uno scopo chiaro nella storia: l’attrazione iniziale di Whitney per Michael al bar è ciò che spinge Wolfe Herd a ideare la caratteristica chiave di Bumble, ovvero che siano sempre le donne a fare la prima mossa. Forse nella realtà le cose non sono andate proprio così, ma si tratta di un semplice espediente narrativo che rende la trama più scorrevole e non altera troppo la storia nel suo complesso.

Personaggi come Tisha di Myha’la hanno uno scopo simile. Il personaggio immaginario esiste solo per dare a Wolfe Herd un’alleata chiave in Tinder. Si tratta di una tecnica utilizzata da molti grandi film biografici: i dettagli di certe interazioni sono spesso molto meno importanti dello scopo che servono nella storia. Ma in Swiped, potrebbe esserci una ragione più specifica per il livello di ambiguità che circonda la vita personale di Wolfe Herd durante gli anni di Tinder.

Lily James nel film Swiped
Lily James in Swiped

Whitney Wolfe Herd non può ancora parlare legalmente del suo accordo con Tinder

Come parte dell’accordo extragiudiziale con Tinder, Whitney Wolfe Herd è stata costretta a firmare un accordo di riservatezza che le impediva di parlare pubblicamente dell’intero processo. Questo accordo è ancora in vigore e i titoli di coda di Swiped chiariscono che Wolfe Herd non ha partecipato alla realizzazione del film.

Si tratta di un dettaglio cruciale, perché significa che il film può solo speculare su alcuni aspetti della vita di Wolfe Herd, come la sua relazione con Mateen, il suo matrimonio con Michael Herd e le sue esperienze personali nella fondazione di Bumble. I titoli di coda precisano addirittura che “alcuni personaggi, relazioni e incidenti sono stati romanzati a fini drammatici”.

In quanto tale, Swiped si presenta come un resoconto molto obiettivo e informativo della formazione di Tinder e Bumble come aziende, ma molto meno affidabile per quanto riguarda la vita personale di Whitney Wolfe Herd durante quegli anni. Il film fa persino uso del vero accordo di riservatezza di Wolfe Herd, sfruttando le lacune nella storia per sviluppare i temi del silenzio femminile e della tossicità maschile.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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