Nella cornice della
Casa del Cinema di Villa Borghese il direttore artistico
Andrea Romeo ha presentato, brevemente, il
programma- in anteprima- del Biografilm Festival che si tiene, da
ormai dieci anni, a Bologna durante l’estate (nello specifico:
quest’anno dal 6 al 16 Giugno).
Lo scopo del Festival è quello di trovare e divulgare al pubblico piccole e grandi storie, in grado di far riflettere ed emozionare, mostrando percorsi ed esperienze che hanno influenzato e determinato la vita di una singola persona o di un’intera generazione, per non parlare del mondo intero.
Numerosi i film in
concorso, provenienti da svariati paesi e suddivisi per categorie:
What’s Culture?, Celebration, Concorso Internazionale,
Biografilm Europa, Biografilm Italia, Celebration of Lives
Award e poi omaggi e Best Of; oltre alla volontà di
approfondire l’orizzonte culturale inoltrandosi in territori sempre
più insoliti e sconosciuti, la domanda che si pone quest’anno il
festival (e alla quale tenta di rispondere la sezione
Celebration) è: What’s the Culture, ovvero “cos’è
la cultura”? come la creiamo e la esprimiamo? Per provare a
rispondere, la programmazione prevede una serie di documentari che
da un lato esplorano i temi, le idee e le testimonianze dei grandi
personaggi del mondo della Cultura, che dall’altro provano a
raccontarLa attraverso quelli che sono i suoi luoghi e le sue
“cattedrali”. Da Alphabet di Wagenhofer a National
Gallery di Wiseman, da The Great Museum di Holzhausen
a The Salt of the Earth di Salgado, dal nuovo documentario
di Gondry Is the man Who is Tall Happy? Fino ai brevi film
in 3D Cathedrals of Culture, passando per eccezionali ed
esclusive anteprime come Burroughs: The Movie di Aaron
Brookner, Piero Tosi 1690, l’inizio di un secolo di
Francesco Costabile, fino a Travelling (in)to Fluxus di
Irene di Maggio e infine L’Orchestra. Claudio Abbado e i
musicisti della Mozart di Helmut Failoni e Francesco
Merini.
Per quanto riguarda il concorso internazionale, invece, si spazia tra i generi raccontando biografie con toni più o meno lievi e ironici, passando dalle vite straordinarie di artisti, personalità pubbliche a persone sconosciute ma dalle vite straordinarie. Come ogni anno, il Biografilm Festival presenta dieci storie di vita eccezionali e coinvolgenti, dieci imperdibili anteprime nazionali e internazionali provenienti da ogni angolo del mondo: dall’Indonesia al Messico, dalla Cina alla Francia, dalla Libia agli Stati Uniti, dalla Finlandia all’Algeria, dall’Inghilterra alla Bielorussia. I film in concorso saranno valutati da una giuria internazionale che assegnerà i premi Best Film Unipol Award/ Biografilm Festival 2014 (miglior Film), Best Life Award (per il più travolgente racconto biografico), il prestigioso Richard Leacock Award alla miglior opera prima e infine l’Audience Award assegnato dal pubblico. La giuria internazionale di quest’anno è composta dal produttore Danny Bramson, il maestro del documentario Nicolas Philibert, il regista- sceneggiatore- produttore Sebastiàn Lelio e gli sceneggiatori Ludovica Rampoldi e Marco Pettenello.
Per questa edizione il Biografilm amplia il suo orizzonte e offre uno spazio maggiore al cinema di fiction, dedicando al genere biopic la nuova sezione Biografilm Europa che presenterà i migliori biopic prodotti dai 28 paesi dell’Unione Europea: tra questi, non si possono non citare il pluripremiato Frank di Lenny Abrahamson (con protagonista il talentuoso Michael Fassbender) e il nuovo film di John Ridley, premio Oscar 2014 per il film 12 Anni Schiavo e qui nella doppia veste anche registica per raccontare, per la prima volta sul grande schermo, l’appassionata ed avvincente vita della rockstar (prima che icona generazionale) Jimi Hendrix nel suo Jimi: All by My Side.
La sezione Biografilm Italia si concentra, invece, sulle eccellenze del cinema biografico (in ambito documentaristico) italiano prodotte in questo mese; infine, nella sezione Contemporary Lives verranno presentati in anteprima 12 Film Internazionali gettando una panoramica nuova sulle ultime tendenze del cinema contemporaneo, concentrato soprattutto sull’arte del raccontare, con un occhio speciale sull’argomento diversità e sull’uso dell’ arte come strumento di trasformazione sociale e personale.