Manuel Zicarelli: intervista al protagonista di La Fortuna è in un altro Biscotto

Manuel Zicarelli La Fortuna è in un altro Biscotto

“Là dove c’è una bella storia da raccontare, per me vale sempre la pena di raccontarla” esordisce Manuel Zicarelli, il protagonista di La Fortuna è in un altro Biscotto, esordio al cinema di Marco Placanica, che porta sul grande schermo, dal 5 ottobre grazie a Ahora! Film, una dark comedy insolita e dai toni sfuggenti.

 

“Il personaggio di Leo, che interpreto, è il medium del racconto, la storia principale parte da lui, ma è anche il punto di incontro delle storie secondarie. Per me era importante interpretare un personaggio così complesso, che indossasse una maschera per quasi tutto il film, una maschera che utilizza per sopravvivere – spiega Zicarelli – Leo è rinchiuso dentro al negozio che gli ha lasciato il padre, che diventa per lui quasi una prigione, tuttavia lui vuole a tutti i costi che l’esercizio sopravviva e quindi indossa questa maschera che lo aiuta a essere la persona giusta che può gestire il negozio. Per me è stato questo il punto di partenza con il personaggio di Leo e con l’intera storia di La Fortuna è in un altro Biscotto“.

“Leo si porta addosso il fardello di un’eredità che gli è stata tramandata dal padre. Questa eredità lo schiaccia e diventa il simbolo di tutto quelli che vorrebbero diventare dei padri, ma sono schiacciati a loro volta dai loro stessi padri e restano figli. Si tratta di una dinamica che tocca tutti e il fulcro del personaggio di Leo è proprio questo: diventare lui un padre, nel senso più ampio del termine.” 

Sulla definizione del film come dark-comedy, Manuel Zicarelli ha un punto di vista molto chiaro: La Fortuna è in un altro Biscotto è definita una dark comedy, ma noi che abbiamo fatto il film siamo consapevoli che la vita non è bianca o nera, la vita è piena di momenti drammaticamente ironici o viceversa, e questo è quello che abbiamoc ercato di raccontare. In particolare, quando Marco Placanica, il regista, ha approcciato la sceneggiatura, aveva già in mano un testo che era per molti versi tragicomico, ma lui ha dato un tono molto drak a tutta la storia.”

Ma dove si sente più a casa sua Manuel Zicarelli, che, dopo l’esordio a teatro da giovanissimo, ha spaziato tra cinema e tv? “Mi trovo altrettanto bene sulle tavole del palcoscenico come davanti alla macchina da presa. Per me cambia solo il mezzo, perché quello che conta è raccontare delle storie attraverso i caratteri e i personaggi e i pensieri di altre persone. Negli ultimi anni però mi sto concentrando di più sul cinema.”

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