
“Mi viene da ridere per il fatto di essere chiamati produttori – dice Vittorio Rizzi, Dirigente Superiore della Polizia di Stato – Il progetto nasce da lontano ed è molto ampio. Ha un’anima didattica e una formativa. Il film doveva essere un attivatore emotivo per far veicolare meglio il messaggio, e così ci siamo rivolti ad un artista. Il film Young Europe ha uno scopo didattico.” Della stessa idea è Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA (Associazione Nazionale Fra Le Imprese Assicuratrici) : “Abbiamo attinto dalla nostra esperienza quotidiana e abbiamo attivato gli strumenti a nostra disposizione. Il fatto importante è che il film ha raggiunto lo scopo di veicolare il messaggio, raggiungendo sia gli attori che gli spettatori. Il cinema di natura sociale può essere una strada da percorrere.“

-Matteo Vicino, come ha scelto gli attori?
MV: “Ho adottato il metodo della meritocrazia, non mi sono avvalso delle agenzie italiane, ho fatto i provini e quelli che per me erano i più bravi hanno vinto.”
Presenti in sala diversi attori del nutrito cast del film: c’era Michele Gammino, storico doppiatore di Ford e Nicholson tra gli altri, che ha deciso di partecipare al progetto perché il suo ruolo si avvicinava particolarmente alla sua vita; Giulio Ginetti, 19enne alla prima esperienza; Camilla Ferranti, nella parte del “lupo vestito da Cappuccetto Rosso”; Maria Luisa De Crescenzo, che interpreta la giovane saggia e intelligente; infine Victoria Orbeli, anche lei alla sua prima esperienza al cinema ma con una bravura straordinaria e una disinvoltura eccezionale davanti all’obbiettivo.
-Il film parla di responsabilità delle proprie azioni, ma nel finale sembra imputare agli adulti la mancanza di senso di responsabilità dei giovani. Di chi è la colpa?
MV: “In ogni storia c’è un responsabile, ma allo stesso tempo ci sono porbabilità, come quando si lanica una moneta. C’è chi dice che in strada non c’è il caso, e probabilmente se si rispettassero tutte le regole a dovere, sarebbe tutto diverso e non morirebbero, solo in Italia, 11 persone al giorno!”
-L’uso della musica nel film è molto particolare, come hai operato le scelte?
MV: “La maggior parte della muscia che c’è nel film è regalata. Come per il casting di attori, ho cercato in quel foltissimo gruppo di veri talenti che non riescono a raggiungere il successo e ho trovato tantissimi artisti bravissimi disposti a regalarmi i loro brani. Poi per I Muscoli del Capitano di De Gregori ho dovuto chiedere aiuto a Rizzi (Polizia di Stato), e così anche lui ci ha regalato la sua canzone”.
Young Europe verrà proiettato nei mesi successivi in cinema e nelle scuole, per continuare il suo tour artistico e didattico. Intanto è disponibile su Youtube.
