Young Europe : la conferenza stampa con Matteo Vicino

matteo vicino young europe 250mila euro messi a disposizione dalla Polizia di Stato per la realizzazione di un cortometraggio sulla sicurezza stradale sono diventati l’unico finanziamento per il lungometraggio Young Europe , scritto diretto e montato da Matteo Vicino, autore dell’omonimo romanzo su cui si basa il racconto del film. Young Europe , girato in Francia, Italia, Irlanda e Slovenia, è vincolato da accordi che ne impediscono la proiezione a pagamento, per cui il regista ha deciso di metterlo a disposizione sia su Youtube che per proiezioni alla presenza di ospiti illustri, come vip, politici ma soprattutto per i giovani e le scuole. “Tutti mi dicevano che 250mila euro erano pochi per fare un film. Io ho insistito ed è venuto fuori Young Europe ” a parlare è Matteo Vicino, che da quattro anni lavora al suo progetto con l’intento di coniugare l’intrattenimento cinematografico con la necessità di far veicolare un messaggio ben preciso attraverso le immagini.”Da un punto di vista produttivo – continua Vicino – la Polizia di Stato mi ha dato carta bianca e massima libertà artistica.”

 

Mi viene da ridere per il fatto di essere chiamati produttori – dice Vittorio Rizzi,  Dirigente Superiore della Polizia di Stato – Il progetto nasce da lontano ed è molto ampio. Ha un’anima didattica e una formativa. Il film doveva essere un attivatore emotivo per far veicolare meglio il messaggio, e così ci siamo rivolti ad un artista. Il film Young Europe ha uno scopo didattico.” Della stessa idea è Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA (Associazione Nazionale Fra Le Imprese Assicuratrici) : “Abbiamo attinto dalla nostra esperienza quotidiana e abbiamo attivato gli strumenti a nostra disposizione. Il fatto importante è che il film ha raggiunto lo scopo di veicolare il messaggio, raggiungendo sia gli attori che gli spettatori. Il cinema di natura sociale può essere una strada da percorrere.

young europe posterElisabetta Mancini, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, è stata colei che si è occupata poi praticamente della comunicazione tra l’ente pubblico e gli effettivi realizzatori del film, scontrandosi spesso con le esigenze artistiche di Vicino. Questi scontri però hanno portato buoni frutti, come si può valutare dal film stesso: “Il progetto è nato per caso nel 2004 – ha spiegato Mancini – L’obbiettivo è quello di una comunicazione efficace per i giovani, far capire loro che possono scegliere consapevolmente ed essere lasciati liberi di farlo. Ed ilmezzo cinematografico ci è sembrato quello giusto per raggiungere il nostro scopo”.

-Matteo Vicino, come ha scelto gli attori?

MV:Ho adottato il metodo della meritocrazia, non mi sono avvalso delle agenzie italiane, ho fatto i provini e quelli che per me erano i più bravi hanno vinto.”

Presenti in sala diversi attori del nutrito cast del film: c’era Michele Gammino, storico doppiatore di Ford e Nicholson tra gli altri, che ha deciso di partecipare al progetto perché il suo ruolo si avvicinava particolarmente alla sua vita; Giulio Ginetti, 19enne alla prima esperienza; Camilla Ferranti, nella parte del “lupo vestito da Cappuccetto Rosso”; Maria Luisa De Crescenzo, che interpreta la giovane saggia e intelligente; infine Victoria Orbeli, anche lei alla sua prima esperienza al cinema ma con una bravura straordinaria e una disinvoltura eccezionale davanti all’obbiettivo.

-Il film parla di responsabilità delle proprie azioni, ma nel finale sembra imputare agli adulti la mancanza di senso di responsabilità dei giovani. Di chi è la colpa?

MV:In ogni storia c’è un responsabile, ma allo stesso tempo ci sono porbabilità, come quando si lanica una moneta. C’è chi dice che in strada non c’è il caso, e probabilmente se si rispettassero tutte le regole a dovere, sarebbe tutto diverso e non morirebbero, solo in Italia, 11 persone al giorno!

-L’uso della musica nel film è molto particolare, come hai operato le scelte?

MV:La maggior parte della muscia che c’è nel film è regalata. Come per il casting di attori, ho cercato in quel foltissimo gruppo di veri talenti che non riescono a raggiungere il successo e ho trovato tantissimi artisti bravissimi disposti a regalarmi i loro brani. Poi per I Muscoli del Capitano di De Gregori ho dovuto chiedere aiuto a Rizzi (Polizia di Stato), e così anche lui ci ha regalato la sua canzone”.

Young Europe verrà proiettato nei mesi successivi in cinema e nelle scuole, per continuare il suo tour artistico e didattico. Intanto è disponibile su Youtube.

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