Baby Driver – Il genio della fuga: recensione del film di Edgar Wright

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Sarà nelle sale italiane dal 7 settembre Baby Driver – Il genio della fuga, nuovo film di Edgar Wright, commedia d’azione rombante con venature romantiche, protagonista il giovane Ansel Elgort affiancato da attori del calibro di Kevin Spacey e Jamie Foxx.

 

Baby Driver trama

La trama è d’impianto classico: un bravo ragazzo, Miles alias Baby (Ansel Elgort) è costretto a lavorare per un boss, Doc (Kevin Spacey), al servizio del quale mette le sue straordinarie doti di guidatore, aiutandolo a compiere rocambolesche rapine. Baby prova a uscire dal giro, anche per amore di una giovane cameriera, Deborah (Lily James), ma vi rimane incastrato. Deve così prendere parte a un ultimo colpo, in cui però non tutto filerà liscio.

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Ritmo, adrenalina, musica

Il ritmo del film è serrato, tra sparatorie, inseguimenti e folli corse per le strade del centro città, rigorosamente a suon di musica, con un montaggio che fa funzionare tutto cronometricamente. L’elemento più originale è proprio l’uso del suono e della musica. La colonna sonora, infatti, non si limita ad accompagnare i momenti più adrenalinici del film, ma dà loro il via e li scandisce in ogni passaggio. Rock, punk o funky danno un tocco sempre diverso alle sequenze d’azione. Ma l’elemento musicale è cardine di tutto il lavoro, anche della parte romantica e dei momenti di commedia. Si va da  Brighton Rock dei Queen a Baby Driver di Simon & Garfunkel, passando per pezzi dei T-Rex, The Damned, Beck, Blur solo per citarne alcuni, in un gioco di rimandi ai protagonisti e alle situazioni messe in scena. Le musiche originali sono di Steven Price.

Baby DriverLa forza dei personaggi

Il regista lavora abilmente anche sui contrasti legati al suono: sentire- non sentire, silenzio – musica assordante, con un attore protagonista, Elgort, che è anche dj abile nel mixaggio, capacità che ha in comune col suo personaggio, lo schivo e taciturno Baby. Il giovane ha la faccia giusta per incarnare l’innocenza del buono costretto a vivere in un mondo che non gli appartiene ma è efficace protagonista anche della parte romantica della vicenda e di quella più drammatica legata all’infanzia di Baby. Wright dà un’anima al suo personaggio e cerca di farne una figura a tutto tondo. Questa componente, seppur convenzionale e non priva di cliché, fa sì che il film non sia solo una sequenza di inseguimenti fine a sé stessa.

Ad arricchire la pellicola, accanto a Elgort un cast di attori solido, in cui spiccano Kevin Spacey e Jamie Foxx, nei panni della fredda mente della banda il primo, e del braccio folle il secondo, assieme a Jon Hamm e Eiza González.

Completa il quadro un’ironia ben dosata, con scene divertenti e quasi mai banali ben inserite nel contesto d’azione.

La parodia di Per un Pugno di dollari

Baby Driver – Il genio della fuga è una buona prova che unisce commedia, azione e sentimento, da un regista di film di genere che ha esordito con la parodia di Per un pugno di dollari (A Fistful of Fingers), passando per commedie horror e adattamenti di fumetti e che oggi dimostra capacità tecnica e di intrattenimento. Chissà se in futuro avrà il coraggio di osare di più in scrittura, rinunciando alla retorica dei buoni sentimenti, del bene che vince sul male, al romanticismo più classico e a rassicuranti happy end.

Sommario

Baby Driver – Il genio della fuga è una buona prova che unisce commedia, azione e sentimento, da un regista di film di genere che ha esordito con la parodia di Per un pugno di dollari (A Fistful of Fingers), passando per commedie horror e adattamenti di fumetti e che oggi dimostra capacità tecnica e di intrattenimento.
Scilla Santoro
Scilla Santoro
Giornalista pubblicista e insegnate, collabora con Cinefilos.it dal 2010. E' appassionata di cinema, soprattutto italiano ed europeo. Ha scritto anche di cronaca, ambiente, sport, musica. Tra le sue altre passioni c'è proprio la musica (rock e pop), assieme alla pittura e all'arte in genere.

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Baby Driver – Il genio della fuga è una buona prova che unisce commedia, azione e sentimento, da un regista di film di genere che ha esordito con la parodia di Per un pugno di dollari (A Fistful of Fingers), passando per commedie horror e adattamenti di fumetti e che oggi dimostra capacità tecnica e di intrattenimento.Baby Driver - Il genio della fuga: recensione del film di Edgar Wright