Dopo 32 mesi dal primo annuncio, arriva al cinema Batman v Superman: Dawn of Justice, l’opera titanica di Zack Snyder, che con questo film mette le basi all’Universo Cinematografico Espanso DC, attraverso la presentazione del conflitto tra i due eroi più famosi e amati della terra.

 

Tutta la prima parte di Batman v Superman: Dawn of Justice è incentrata sull’inquadramento dei due personaggi, per cui, per il “debutto” del nuovo Cavaliere Oscuro, il regista prepara un riassunto delle origini e pone le basi per il rancore, ma anche la paura che quest’ultimo nutre verso Superman, mentre il figlio di Krypton è alle prese con le conseguenze della distruzione di Metropolis, con l’opinione pubblica e con la possibilità di diventare davvero un simbolo di speranza per l’umanità, senza riserve.

Batman v Superman: Dawn of Justice

Batman v Superman: Dawn of Justice, Dio vs Uomo

Contemporaneamente però si muove la scacchiera del villian Lex Luthor, un ometto agitato, psicopatico, estremamente lucido nei suoi piani di grandezza e, nell’ombra, una affascinante e misteriosa donna, cerca qualcosa che le appartiene.

Con un inizio piuttosto pasticciato, che cerca di mettere in campo le varie trame per poter poi partire con l’intreccio vero e proprio, Batman v Superman: Dawn of Justice può considerarsi, nonostante tutto, una scommessa vinta. Un progetto difficile e articolato, che mette insieme una molteplicità di personaggi mai visti al cinema ma ben noti al grande pubblico, si sviluppa in un racconto a strati che culmina in due importanti scene di scontro corpo a corpo in cui Snyder dimostra di aver fatto tesoro delle violente critiche ricevute per L’Uomo d’Acciaio.

Batman v Superman: Dawn of Justice

Henry Cavill torna nella tuta dell’alieno che cerca di dimostrare al mondo che è dalla parte dell’umanità, e con lui anche Amy Adams con la sua Lois Lane, una giornalista d’assalto al culmine della carriera che ha tanto da fare ma poco da dire. Più interessanti invece sono le novità del film, il terzetto di new entry che, contro ogni aspettativa, ha conquistato senza riserve chi scrive. Per l’esordio sul grande schermo della Regina delle Amazzoni, Gal Gadot disegna un ritratto misterioso, affascinante che emana potenza e che aspettiamo di vedere all’opera nel suo film in solitaria.

A sottolinearne l’importanza, Hans Zimmer e Junkie XL, autori della colonna sonora, realizzano un tema epico e viscerale, che rievoca i toni e le urla delle Amazzoni in battaglia. Da brivido. Anche Jesse Eisenberg si conferma un Lex notevole, diverso da quelli visti fino adesso eppure efficace, con un profilo definito e una mente tanto contorta quanto cattiva. Per quanto riguarda il Batman di Ben Affleck: nella sua rappresentazione, mai così fedele al personaggio del fumetto, Snyder riversa tutta la maschia violenza di un personaggio che è un vigilante prima di essere un eroe e la mescola, bilanciandola, con la classe e il fascino di un Affleck che avrà di che gongolare contro tutti quelli che hanno criticato il suo casting.

Batman v Superman Dawn of Justice 3Arma segreta di Zack è, ovviamente, lo zampino di Zimmer, perché se la regia rimane muscolare e aggressiva, nel suo stile più “autoriale”, e il montaggio si muove con agilità nella distruzione delle città di Gotham e Metropolis, l’accompagnamento musicale è invasivo e veicolo di senso, in quanto tocca le corde mentali e emotive dello spettatore.

Nonostante la visibile difficoltà di raccontare un’enorme quantità di materiale narrativo in un solo film, Batman v Superman: Dawn of Justice riesce a consegnare allo spettatore il senso dell’epica e del combattimento titanico che viene messo in scena. Dopotutto si tratta non solo di uno scontro tra un dio e un uomo, ma di un incontro tra le icone pop più universali e conosciute del nostro tempo.

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