Big Game

Arriva anche in Italia Big Game, l’action movie di Jalmari Helander con protagonisti  Samuel L. Jackson. In Big Game Siamo nel 2015. Oskari (Onni Tommila), alla soglia dei tredici anni, viene lasciato solo nel bel mezzo della gelida foresta finlandese armato di arco e frecce, come da tradizione. Dovrà portare a casa un trofeo di caccia, per poter sedere di diritto al tavolo degli uomini. Lontano da lui, uomini in giacca e cravatta e con armi di ultima generazione, sono intenti a proteggere il presidente degli USA (Samuel L. Jackson) a bordo dell’ Air Force One. Il dirottamento dell’aereo a bordo del quale viaggia il presidente trasformerà il rito d’iniziazione di Oskari in una singolare avventura che permetterà al ragazzo di portare a casa molto di più di quanto lui e i suoi familiari non potessero immaginare.

 

Il film di Jalmari Helander, che aveva fatto già parlare di sé positivamente con il precedente Trasporto eccezionale – Un racconto di Natale, è un prodotto fruibile e piacevole per un pubblico anche estremamente eterogeneo. Affascinati dalla figura del piccolo cacciatore solo nell’ostile foresta finalndese, i giovanissimi vivranno con Oskari una storia di paura e coraggio, di lotta e conquista e, non ultimo, di grande crescita interiore. Ai più grandi, il film riserverà invece delle piccole sorprese e un gioco spiritoso di rimandi alla storia americana (dalla più antica alla recentissima), strizzando l’occhio ai maestri del genere che prende affettuosamente in giro.

Big Game ha il pregio di essere un film semplice, lavorato con estrema professionalità. Una virtù che appare chiara soprattutto nella scelta attentissima riservata al cast, a partire da Samuel L. Jackson per arrivare a Victor Garber che, nei panni del vice presidente, dal Pentagono, fa quanto in suo poter per salvare la situazione. In particolare con l’ultimo, indimenticabile nei panni dell’ingegnere del Titanic, lo spettatore che ha vissuto il fenomeno James Cameron non potrà fare a meno di sovrapporre le due figure, rispondendo attivamente alle provocazioni del regista e godendosi il botta e risposta con l’entusiasmo di un bambino.

Big GameAnche il cinefilo più snob, dopo aver storto il naso nei primissimi minuti del film, davanti a immagini formalmente imperfette e la fastidiosa sicurezza di trovarsi davanti ad una trama vista, rivisitata la puzza di “americanata” che il trailer trasmette in ogni secondo, dovrà ricredersi e lasciarsi vincere dalla sagacia di Jalmari Helander e la performance brillante di Jackson nei panni di un presidente degli Stati Uniti che è tutto, fuorchè un uomo “tutto d’un pezzo”.

In uscita il 25 giugno, Big Game (dal quale è stato tratto anche l’omonimo romando di Dan Smith, edito da PiemmeEdizioni) è un film al quale non si può resistere, che gioca con disinvoltura con il bambino e l’uomo che coesistono in ognuno di noi.

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