Drinking Buddies: recensione del film di Joe Swanberg

Drinking Buddies

Joe Swanberg, regista semi sconosciuto al grande pubblico di Drinking Buddies ma famoso tra gli amanti del mumblecore, scrive e dirige questa smart comedy romantica che gioca con i canoni del genere andando a sfiorarli ma mai sfruttandoli realmente.

 

In Drinking Buddies Kate e Luke sono due amici e colleghi in un birrificio artigianale; i due amano scherzare tra loro, prendersi in giro, bere birra e soprattutto amano stare insieme senza bisogno di essere fidanzati. Entrambi infatti hanno una dolce metà che li attende a casa e con la quale hanno buonissimi rapporti. Un week end al mare però cambierà qualcosa in una coppia complicando scelte e percorsi. Ricorda un po’ Sideways, il capolavoro di Alexander Payne, per il modo di cui parla dei piaceri della vita proprio attraverso essi e per come riesce a far sorridere compiaciuto lo spettatore con la relazioni tra i personaggi, la differenza però sta tutta nella classe (registica e di scrittura), il regista di Paradiso Amaro in questo senso è molto più dotato del collega e per questo Drinking Buddies rimane inferiore.

Drinking Buddies, il film

Drinking Buddies

Joe Swanberg comunque sfrutta bene i suoi personaggi per indagare il labile confine che vi è tra amore e amicizia, utilizzando dialoghi improvvisati che producono così reazioni molto spontanee nei protagonisti e botta e risposta che paiono  discussioni nate sul momento. L’impressione d’improvvisazione è costante tant’è che da un certo punto della trama non si sa mai dove potrebbe andare, vuoi per la situazione creatasi o per eccessi alcolici. Swanberg infatti inserisce quasi ovunque la birra utilizzandola come fine mezzo per le relazioni sociali e senza troppi moralismi ci dice come l’alcool sia un vero e proprio collante sociale(pare inoltre che durante le riprese gli attori fossero veramente brilli per facilitare al regista la situazione d’improvvisazione).

Il cast è valido ed ognuno dà un contributo più che sufficiente con Olivia Wilde che dimostra di non essere solo un bel viso e regala la sua migliore interpretazione in carriera riuscendo a distribuire una gamma di emozioni variegata e convincente, l’amalgama con Jake Johnson è ben riuscita, con l’attore di New Girl che sicuramente guadagnerà posizioni all’interno dello star system con questo film, mentre Anna Kendrick rimane la solita certezza. Joe Swanberg così confeziona un film semplice, leggero e ben recitato, che parla di temi classici aggiungendo qualche particolarità, ma soprattutto ricorda allo spettatore che la vita è ben più complessa di una commedia romantica hollywoodiana.

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