Laura Amelia Guzmán
e Israel Cárdenas presentano al Festival di Roma 2014
Sand Dollars, film ambientato in
Repubblica Dominicana in cui Geraldine Chaplin è
protagonista di una vicenda particolare, un amore delicato e
impossibile sulle coste di un mondo che, agli occhi degli Europei,
è e rimarrà sempre terra esotica di conquista.
Sand Dollars
(Dólares de Arena) racconta le
contraddizioni di una “relazione impossibile”, quella fra Noelí,
una giovane dominicana che cerca di vivere di espedienti, o meglio
di ‘scambi’ con i turisti di Las Terrenas. Una sua cliente fissa,
una matura donna francese che ha scelto sull’isola il rifugio
ideale per trascorrere i suoi ultimi anni, comincia a nutrire per
lei dei sentimenti molto profondi, sentimenti che forse la ragazza,
da una parte superficiale data la giovinezza, dall’altra incapace
di non pensare esclusivamente ad un tornaconto personale, non
capisce fino in fondo. La giovane, Noelì, vuole andare a vivere con
le a Parigi, così da continuare a a vivere sulle spalle della donna
innamorata. Il suo piano è quello di spillarle abbastanza soldi da
poter vivere di rendita con il fidanzato, un aspirante e
sfaccendato musicista dominicano. I profondi sentimenti della donna
faranno però cambiare il corso degli eventi.
Sand
Dollars è un racconto delicato e intimo, che mira ad
essere un’intensa storia d’amore ma che si perde in toni lunghi e
in primi piani non necessari che disorientano lo spettatore. Il
racconto è prevalentemente immobile, incentrato su personaggi a cui
non ci si affeziona e che risultano sempre interessati ad un
tornaconto personale che li rende inevitabilmente sgradevoli.
Sand
Dollars vuole essere una storia d’amore
atipica che nella disparità tra le parti coinvolte trova
tutta la sua meschinità e nello stile incerto tutta la sua
pochezza.
Laureata in Storia e Critica del
Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di
critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di
Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo
primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che
coniuga al lavoro al giornale.