I Mercenari 3: recensione del film con Sylvester Stallone

I Mercenari 3 recensione

Arriva al cinema dopo il secondo capitolo I Mercenari 3, terza puntata del franchise d’azione con protagonista Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger. I Mercenari 3 arriva al cinema distribuito da Universal Pictures.

 

In I Mercenari 3 la turbolenta gang dei Mercenari tutti muscoli e pistole capitanati da Barney Ross e Lee “Christams” torna all’arrembaggio in questo nuovo adrenalinico e scoppiettante capitolo che vede il gruppo di attempati giustizieri, affiancati da nuove reclute, liberare dalla prigionia il compagno Doc per poi affrontare l’arduo compito di catturare il pericoloso criminale ed ex-mercenario Stonebanks per consegnarlo alla giustizia internazionale dell’AIA, in un tripudio di colpi di scena e di prove mozzafiato che metteranno a confronto le vecchie e nuove generazioni di combattenti.

Passata ormai la disorientante novità del primo episodio e l’approfondimento psicologico del secondo atto, il nuovo capitolo si concede maggiori e succose occasioni di mescolare in maniera originale secchiate di sana action adrenalinica con una sfilza di gag umoristiche che giocano sapientemente con il tema della vecchiaia e del confronto generazionale, raggiungendo un equilibrio perfetto mai così calibrato in nessuna delle opere precedenti.

I Mercenari sanno di essere ormai fuori gioco e ridono di questa consapevolezza, ma ne fanno anche una forma di orgoglio e di forza. Alla vecchia e decimata squadra dei veterani formata da Sylvester Stallone, Jason Statham, Wesley Snipes, Terry Crews e Dolph Lundgren si aggiungono la scatenata e conturbante Ronda Rousey, lo snodato Kellan Lutz e il possente Toll Road, esempio di un passaggio generazionale obbligato che ai muscoli affianca tecnologia e atletica, senza disdegnare le vecchie sane comparsate di Harrison Ford alias capitano Dummer e Arnold Schwarzenegger nei panni del fido Mauser.

New entry del gruppo sono un camaleontico e spassosissimo Antonio Banderas nelle vesti di Calgo, logorroico ma letale agente ispanico in cerca di un nuovo team e un glaciale Mel Gibson nelle vesti del criminale Stonebanks.

I Mercenari 3Un tripudio di esplosioni, adrenalina e combattimenti che fanno da base ad un’ottima sceneggiatura scritta a otto mani da Stallone assieme a Katrin Benedikt e Creighton Rothenberger, sapientemente orchestrata dalla dinamica regia del semi-esordiente Patrick Hughes (dopo il rifiuto dello stesso Gibson) che sa reggere con coraggio il dipanarsi della detonazione visiva del film, purtroppo facendo i conti con effetti speciali (per fortuna abbastanza contenuti) assolutamente non all’altezza della situazione.

Un ritmo serrato e uno stile irriverente, reso al massimo dal montaggio al cardiopalma di Sean Albertson e dalla rugginosa fotografia di Peter Menzies, il tutto servito assieme ad una colonna sonora coinvolgente assemblata da Brian Tyler che miscela new pop e ritmi sostenuti che ben delineano la genesi convulsa della pellicola. Si corre, ci si prende a botte e si ride. I Mercenari 3 non offre niente di nuovo, ma è proprio questo che a noi piace. Sporchi, brutti e cattivi fino al midollo!

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