Il padre e lo Straniero: recensione del film di Ricky Tognazzi

Il padre e lo Straniero

In Il padre e lo Straniero Diego è un impiegato romano che non riesce ad accettare la grave invalidità del figlio Giacomino. Walid è un ricchissimo uomo d’affari siriano che ha un figlio con le stesse problematiche di Diego  ma che a differenza sua, ama senza discussione. I due si conoscono nella clinica in cui portano i loro figli e nasce subito una forte intesa. Da questo momento Diego inizierà un percorso di cambiamento.

 

La frequentazione con Walid, il suo punto di vista diverso e nuovo sul mondo, sui rapporti ma anche sui problemi dei rispettivi figli lo aiuterà ad accettare ciò che non pensava possibile ed anche a rivitalizzare il rapporto con sua moglie. Walid però non è completamente sincero con il suo nuovo amico, visto che i servizi segreti vengono in cerca di Diego per avere notizie sul ricco uomo siriano al momento scomparso senza lasciare traccia. Il protagonista si troverà ad affrontare una nuova situazione a lui completamente estranea.

Il padre e lo Straniero, il film

Il padre e lo Straniero di Ricky Tognazzi, in uscita nelle sale italiane il prossimo 18 Febbraio, è tratto dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo, che troviamo anche nel ruolo di sceneggiatore insieme allo stesso regista e a Simona Izzo. Il libro è antecedente al successo Romanzo criminale, ma, soprattutto, quando il film assume tonalità più “noir” è evidente la mano dello scrittore. Il film infatti naviga in equilibrio tra due generi; il dramma familiare e il thiller, con però con un elemento in comune, ossia la difficoltà di accettare ciò che è diverso. Nella prima parte di Il padre e lo Straniero infatti il protagonista è impegnato a mettere in discussione se stesso e i suoi limiti per vedere della bellezza anche in ciò che non è perfetto, perlomeno secondo i canoni che la società ci impone. Nella seconda parte, Diego dovrà invece affrontare se stesso per capire se la persona con cui ha stretto amicizia è in realtà qualcuno di molto pericoloso.

La difficoltà di far convivere i due generi senza passaggi forzati è molto evidente  e avvertibile in alcune parti del film che però è supportato da un cast importante sia nei ruoli principali, Diego è interpretato da Alessandro Gassman mentre Walid da Amr Waked, visto anche in Syriana con George Clooney, ma anche nei ruoli secondari; Ksenia Rappaport interpreta la moglie di Diego e Leo Gullotta veste i panni del rigido poliziotto in cerca di Walid. Una nota del tutto particolare per il giovane attore che interpreta Giacomino; Leonardo Della Bianca.

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