L’accademia del bene e del male: la recensione del film con Charlize Theron

Paul Feig ci porta in questa nuova avventura fantasy per combattere le forze del Male sconvolgendo le credenze popolari delle vecchie fiabe

L'accademia del bene e del male recensione

Il Bene e il Male, sembra una favola, uno di quei racconti che da piccoli leggevamo prima di addormentaci. L’accademia del bene e del male di Paul Feig – regista di Last Christman con Emilia Clarke – è in realtà questo e molto altro. Il film di Netflix, disponibile sulla piattaforma dal 19 ottobre, racconta la sacra lotta tra queste due forze ereditando tanto dai grandi romanzi del passato. Un po’ di Harry Potter che incontra Once Upon a Time con un tocco di Riverdale, le protagoniste Sophia Anne Caruso e Sofia Wylie sono due migliori amiche che lottano per l’equilibrio tra Bene e Male. La loro vita verrà sconvolta per sempre quando si recheranno all’Accademia, una scuola di magia dove vengono addestrati gli eroi e i cattivi delle fiabe del futuro.

 

Il film – adattamento dei libri di Soman Chainani – vanta un cast davvero stellare con Kerry Washington e Charlize Theron. Le attrici interpretano le presidi delle scuole, rispettivamente la professoressa Dovey della scuola del Bene e la malvagia Lady Lasso della scuola del Male. Come voce narrante, un altro volto famoso del panorama cinematografico, Cate Blanchett.

L’accademia del bene e del male, la trama

Le migliori amiche Sophie e Agatha si trovano su fronti opposti di una battaglia epica quando vengono trascinate in una scuola incantata dove aspiranti eroi e cattivi vengono addestrati a proteggere l’equilibrio tra bene e male. Entrambe vivono da sempre nella piccola città medievale di Gavaldon, un piccolo borgo dove si conoscono tutti. Le due ragazze adolescenti però sono regolarmente vittime di bullismo e accusate di essere streghe. Sophie è la prima che decide di prendere la decisione più difficile: allontanarsi per uscire dalla città. Vivere una vita lontano da quella che lei stessa descrive come “mediocrità”. Agatha invece è totalmente diversa: non ha mai sognato una vita fuori dalle mura della città. Fin qui nulla di nuovo, se l’ambientazione fosse una città metropolitana ci ritroveremmo comunque davanti una storia di una amicizia adolescenziale.

Due caratteri e due visioni diverse. Sophie la piccola principessa dai capelli biondi, Agatha la strega dai capelli ricci. Il loro destino sembrerebbe apparentemente segnato ma c’è un capovolgimento di trama ne L’accademia del bene e del male. Le due ragazze vengono mandate all’accademia del bene e del male, ma non nel modo da loro desiderato. Sophie, la principessa dai capelli biondi, finisce nella scuola del Male e Agatha si ritrova circondata da principesse egocentriche e principi prestanti. Entrambe sono molte sorprese di essere approdate nella “casata” sbagliata. E mentre iniziano a vivere le loro vite separate cercando di stringere amicizia, il malvagio Rafal (Kit Young) compare per prepararle al peggio.

L'accademia del bene e del male recensione film

Bene e Male nella lotta eterna

L’accademia del Bene e del Male è piena dei cosiddetti “figli d’arte”. Il figlio di Re Artù (interpretato da Jamie Flatters) nella parte del Bene e la figlia della strega malvagia di Biancaneve tra le forze del male. Sophie e Agatha, invece, sono due “lettrici” e anche se non si spiegherà il loro ruolo in quanto tali la loro esposizione alla magia è stata finora attraverso i libri. Così le due protagoniste devono intraprendere il loro viaggio dell’eroe per portare a compimento la missione e vincere la ricompensa. Quello che fa il film è anche capovolgere le vecchie regole delle fiabe. Agatha si impegna ad aiutare l’amica a dimostrare la sua bontà, mentre non ci vuole molto perché Sophie si riveli con il suo vero Io.

La giovane principessa inizia a trasformarsi in una malvagia megera mettendo a repentaglio l’intera scuola. “Se il Male attacca, il Bene difende” questa la prima regola de L’accademia del bene e del male ma cosa succederebbe se avvenisse il contrario? Il film Netflix ce lo racconta molto bene. Il Bene attacca, anche con un po’ di risentimento (sentimento a volte associato alle forse del male) e quindi da Bene si trasforma in Male. I nostri buoni diventano cattivi e viceversa i figli e le figlie di Capitan Uncino e della strega malvagia diventano abili principi vestiti ad hoc. Questo perché non può esistere il Bene senza il Male, l’equilibrio va sempre ristabilito.

Il bacio del vero amore

Così nella eterna lotta tra il Bene e il Male in realtà i ruoli sono invertiti e per la prima volta assistiamo a un nuovo lato delle forze del bene che si rivelano allo stesso tempo spietate quanto quelle del male. Mentre Sophie si trasforma in una vecchia megera, sarà il compito di Agatha quello di riportare la pace tra i due mondi. La giovane donna non ha mai trovato il suo vero posto nel mondo, non ha mai pensato di poter contare davvero qualcosa fino a quando ha messo piede nella scuola. Il suo compito di portare in salvo Sophie dalle grinfie di Rafal sarà presto svolto quando brandendo una spada come una vera eroina romperà il malvagio incantesimo nel nemico. L’accademia del bene e del male – da sempre luogo di divisione – si riunisce sotto un unico credo: “Le forze del bene e del male, insieme, possono convivere”.

Agatha salva Sophie durante un tentativo disperato contro Rafal e quando il finale sembra già scritto e ci si aspetterebbe il classico bacio d’amore tra il principe e la principessa, ancora una volta abbiamo uno sconvolgimento. Sarà Agatha stessa, l’amica di una vita, una sorella, a salvare Sophie regalandole il vero bacio del Vero amore. Perché non c’è cosa più vera dell’amicizia. Una volta risvegliata Sophie decide di tornare a Gavaldon e così Agatha la seguirà. Torneranno alla loro vita di sempre, fatta di commissioni per genitori e di faccende domestiche ma con due nuove consapevolezze.

L’accademia del bene e del male: “E vissero per sempre felici e contenti?”

E vissero per sempre felici e contenti. Siamo abituati a questi finali favolistici, ricchi di pathos ed empatia che ci fanno entrare subito in contatto con i protagonisti. Anche questa volta il vissero per sempre felici e contenti ci porta dentro una nuova dimensione, diversa e moderna. Il finale, lasciato appositamente aperto allo spettatore, lascia intendere il ritorno di nuove avventure che ancora una volta di porteranno a dubitare delle antiche credenze delle favole e a mettere in discussione le forze del Bene e del Male. Lasciamo L’accademia del Bene e del Male con la consapevolezza di volerci ritornare, all’inizio di ogni anno scolastico, pronti a sconvolgere il classico “E vissero per sempre felici e contenti…”.

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Lidia Maltese
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Lidia Maltese
Laureata in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, classe 95. La mia vita è una puntata di una serie tv comedy-drama che va in onda da 27 anni. Ho lo stesso ottimismo di Tony Soprano con l'umorismo di Dexter, però ho anche dei difetti.
laccademia-del-bene-e-del-maleL'accademia del bene e del male riesce a portare lo spettatore verso un mondo magico nuovo e incoraggiante. Non esistono più divisioni nette tra Bene e Male ma un'unica grande forza, unione di entrambe. I vecchi nemici diventano amici trovando un nuovo equilibrio, merito di Sophie e Agatha che hanno capovolto il sistema tradizione delle fiabe. In attesa di un possibile seguito, il film di Paul Feige mette in moto una nuova macchina fantasy che appassiona gli spettatori.