Last Vegas è un film diretto da Jon Turteltaub che uscirà nelle sale italiane a partire dal prossimo 23 di gennaio. Un cast “reale” che affianca sul medesimo set sei statuette e nove nomination agli Oscar, quattro fuoriclasse che per la prima volta lavorano uno al fianco dell’altro: Micheal Douglas, Morgan Freeman, Kevin Kline e Robert De Niro. Il regista e la produzione di questa commedia dolce-amara hanno indubbiamente puntato sulla risonanza di un cast unico per attirare spettatori al botteghino e, c’è da scommetterci, la mossa sarà probabilmente vincente. Last Vegas L’ultimo week-end racconta la storia di un’amicizia, una lunga amicizia che sopravvive all’inesorabile scorrere del tempo e soprattutto alle varie vicissitudini di una vita. La forza dell’amicizia, più forte dell’amore per una donna o della rabbia per antiche delusioni, è il tema centrale e che sorregge l’intera sceneggiatura.

 

I quattro pezzi da 90 sembrano parecchio divertiti ad improvvisare una sorta di competizione reciproca e nel ritrovarsi gli uni accanto agli altri dopo intere carriere vissute parallelamente.

Azzardando un audace parere, ci sentiamo di indicare nel vecchio e bravissimo Freeman il più in forma ed ispirato dei quattro: nei panni di Archie, un anziano vedovo con problemi di cuore marcato a vista da un figlio iper-protettivo, Freeman alterna impennate di classe cristallina a sequenze deliziose come la scena del ballo nella festa finale, una vera chicca. Simpatico e istrionico come sempre Kevin Kline, nella parte di Sam, spinto dalla moglie stessa al tradimento per ritrovare il sorriso perduto, meno coinvolto ed entusiasmante Bob De Niro, cui personaggio richiede un contegno maggiore. Una giuria sensibile premierebbe probabilmente il quasi settantenne Micheal Douglas, ottimo come sempre ma dal volto ancora scavato dalla recente malattia, fortunatamente vinta; un film che celebra il suo graditissimo ritorno alle scene e che riconsegna al cinema uno dei suoi interpreti più amati.

Last Vegas L'ultimo week-end recensione 2

Last Vegas L’ultimo week-end, al di là del cast stellare, non si può propriamente considerare una versione senior di Una notte da leoni, anche se alcune assonanze sono innegabili. Il film di Turteltaub cerca di proporre qualcosa di più, qualcosa di livello superiore dove ironia e sequenze al limite del grottesco e del comico si alternano sullo sfondo di una storia più profonda e complessa in cui si intreccia la paura di una vecchiaia solitaria o monotona, ad un mai sopito desiderio di godersi ancora la vita…nonostante  i capelli grigi.

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