Sofia Coppola ama i ritratti intimi, quelli che scrostano la superficie e rivelano fragilità inattese. Con Marc by Sofia, presentato Fuori Concorso alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia, la regista si cimenta per la prima volta con il documentario e sceglie come protagonista l’amico di lunga data Marc Jacobs.
Il risultato è un’opera elegante e personale, che non si accontenta di celebrare lo stilista ma lo mostra nel suo continuo oscillare tra sicurezza creativa e insicurezza personale. Un ritratto che parla di moda, certo, ma soprattutto di amicizia e di arte come forma di sopravvivenza.
Marc by Sofia: moda, cinema e confessione
La struttura del film ruota attorno alla preparazione della collezione primavera 2024. Jacobs, oggi sessantaduenne, appare calmo, lontano dalle crisi isteriche che altri documentari di moda hanno immortalato. La sua ossessione non è per il dramma ma per i dettagli: la piega di una manica, il tono “dead Barbie” di uno smalto, il gesto rigido di una modella che ricorda le bambole di carta.
Coppola accompagna questo lavoro maniacale con flashback agli anni ’90, quando Jacobs scandalizzò il fashion system con il grunge da passerella. Qui entra in gioco il cinema: Fassbinder, Fosse, Streisand, The Graduate, Cabaret. Non sono semplici citazioni, ma tasselli che compongono l’immaginario del designer. Coppola intreccia queste immagini con grazia, rendendo il documentario una vera conversazione visiva tra moda e settima arte.
Un film che parla di reinvenzione
Coppola lascia emergere le ombre: un’infanzia segnata dalla perdita del padre e da una madre instabile, gli anni difficili con i nonni, il bisogno di rifugiarsi nell’arte. Ne esce il ritratto di un uomo che ha costruito se stesso reinventandosi a ogni stagione, come ogni grande stilista deve fare per sopravvivere.
E se il film ha un’eleganza esclusiva che sembra riservata agli addetti ai lavori, basta lasciarsi andare al fascino delle immagini: la passerella sotto un gigantesco tavolo e sedie, i riferimenti pop trasformati in abiti, l’idea che la moda possa essere al tempo stesso gioco e resistenza.
Marc by Sofia non è il solito documentario di moda: è un film affettuoso ma rivelatore, capace di trasformare Jacobs da icona patinata a artista vulnerabile. Coppola dimostra ancora una volta la sua sensibilità unica nel raccontare le vite come fossero sussurri, restituendo il ritratto di un uomo che continua a reinventarsi, e di un’amicizia che diventa lente cinematografica. Il risultato è brillante, intimo e sorprendentemente universale: un film che non racconta solo un designer, ma il potere della creazione come forma di libertà.
Marc by Sofia
Sommario
Un ritratto che parla di moda, certo, ma soprattutto di amicizia e di arte come forma di sopravvivenza.