
La formazione artistica di Gustavo Taretto ha inizio da una passione per la fotografia e questa attenzione per la composizione dell’immagine è centrale nella sua pellicola determinandone gran parte del fascino. Ogni inquadratura è studiata appositamente per rappresentare iconograficamente le emozioni dei personaggi in quel preciso momento del racconto. Questo, unito ad alcuni lunghi tempi morti, rendono il film un po’ statico ma ne esaltano anche la riflessione poetica e sociologica. Buenos Aires come molte delle nostre moderne città, è un alveare dove le persone vivono ma non riescono mai del tutto a socializzare. Anche i rapporti sentimentali sono ridotti a mera ginnastica, a prestazione sessuale senza trasporto. L’unico veicolo di socializzazione o di pseudo socializzazione si rivela internet ed i social network. 
Medianeras è infondo una riflessione sulle città e su quanto alla fine somiglino ai propri abitanti o siano a loro volta da essi plasmate : caotiche, imprevedibili, contraddittorie, bisognose e ostili. Le moderne metropoli spesso squallide e disturbanti ma allo stesso tempo cariche di fascino proprio in virtù di questo.
