Secondo Ovidio, il poeta romano autore delle “Metamorfosi”, Medusa era una bellissima sacerdotessa finché la dea Atena non le trasformò i capelli in serpenti, in modo che nessuno si avvicinasse a lei. Infatti, chiunque la guardasse in faccia moriva sul colpo. Secondo Thomas Hardiman, il regista dell’ultima aggiunta su Mubi, Medusa Deluxe, è un affollatissimo nido di serpenti che spettegolano e litigano in attesa che la polizia li chiami, per cercare di risolvere un caso di omicidio.
Medusa Deluxe, la trama: acconciature mortali
Questo è quanto accade nei camerini e nei corridoi dell’edificio in cui era previsto un concorso regionale per parrucchieri, ora rimandato perché uno dei concorrenti è stato trovato morto e con lo scalpo tagliato, in stile pellerossa. Il colpevole, potrebbe essere indiferentemente una solitaria e calva guardia di sicurezza turca, una qualsiasi delle isteriche concorrenti, un’amante colombiana, le modelle e l’organizzatore del contest. Il mistero che circonda un omicidio così brutale e le logiche perplessità, angosce e paure di tutti coloro che conoscevano la vittima sono il punto di partenza di una storia che unisce il sofisticato e il volgare, la tragedia e la commedia, il cinema di genere con uno spirito di serie B.
Il film, presentato in anteprima mondiale al Festival di Locarno 2022, è strutturato come un lungo piano sequenza che si svolge in diverse stanze e sale dell’edificio – più alcuni esterni – mentre i partecipanti a una gara di parrucchieri affrontano le conseguenze del crimine. In questi camerini dove si annidano le malelingue, c’è Cleve (Clare Perkins), una donna aggressiva e competitiva che farebbe di tutto per far vincere la sua acconciatura. La cinepresa si allontana pian piano da lei e passa in rassegna altri parrucchieri come Divine (Kayla Meikle), le modelle Kendra, Timba e Inez (rispettivamente bionda caucasica, di origini africane, e asiatica), l’addetto alla sicurezza Gac (Heider Ali), il partner latino del defunto, Angel (Luke Pasqualino), e l’organizzatore dell’evento, Rene (Darrell D’Silva).
Più esperimento che thriller tradizionale
Non aspettatevi intrighi polizieschi nella tipica tradizione inglese. Qui, l’intrigo, sta tutto nei forsennati pettegolezzi di persone invidiose, nervose, rappresentate da un cast singolare e variegato dal punto di vista etnico, come lo è la Gran Bretagna di oggi. L’atmosfera è resa ancora più inquietante dalle luci al neon dell’edificio, dai sinuosi movimenti della macchina da presa dell’irlandese Robbie Ryan e dalla soundtrack di Korelessm che accompagna la presentazione di ogni contestant. La sceneggiatura potrebbe essere definita un poco carente, ma è sufficiente a fornire una rappresentazione vivace di questa simil-borghesia isolana e a dare vita a una serie di buone idee.
Sebbene abbia un punto di partenza poliziesco, è difficile considerarlo un thriller, ma piuttosto un misto di commedia nera e qualcosa di molto personale del regista britannico Thomas Hardiman. La macchina da presa fluttuante e mutevole del celebre direttore della fotografia irlandese Robbie Ryan (collaboratore, tra gli altri, di Yorgos Lanthimos, Andrea Arnold e Ken Loach) scorre tra i vari personaggi dando vita a sequenze teatrali, che vanno dalle stanze ai corridoi, proprio come se ci stessimo muovendo tra proscenio e camerini, dietro le quinte.
Il dark humor di Thomas Hardiman
Per il suo uso del dark humor e il mischiare senza soluzione di continuità cultura alta e bassa, Medusa Deluxe rimanda parecchio alla filmografia di un altro cineasta britannico, Peter Strickland. Emerge una concezione dell’umorismo come una parte naturale della vita quotidiana che alimenta anche le situazioni più estreme, come quelle che i personaggi del film devono affrontare quando scoprono il cadavere. Hardiman non lavora sulla base di gag efficaci, ma lasciando che una certa oscurità legata all’assurdo emerga in mezzo a situazioni che in superficie possono sembrare più drammatiche. Allo stesso tempo, punta più sulla decostruzione dei diversi elementi della sua storia che sulla classica costruzione di suspense, tensione e intrigo. Medusa Deluxe è un film di climi, di atmosfere, una scommessa sul lato più ludico e a volte sperimentale del cinema che si permette di uscire dai canoni abituali del thriller per poi avventurarsi nel musical più delirante. Con l’irriverenza e l’audacia di un’opera prima visivamente abbagliante e che attirerà sicuramente l’attenzione di una buona fetta di pubblico.
Come esperimento visivo e formale, Medusa Deluxe è a tratti affascinante e molto singolare: un mondo di modelle e parrucchieri che si comportano come se fossero nel backstage di una grande sfilata di moda quando invece si tratta, come dicono più volte, di un concorso regionale britannico. Ma questo non toglie nulla al loro glamour o alla loro competitività: nel backstage, commettere o assistere a un crimine sembra la cosa più chic che possa capitare.