Neisi: La fuerza de un sueño: recensione del film di Daniel Yépez Brito

I registi Daniel Yépez e Irina López firmano questo toccante docufilm sulla vita di Neisi Barrera, la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020

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Tokyo, 2021. Un fiocco blu tra i bei capelli neri e ricci. Due giovani braccia alzate reggono 145 chili. Le urla di commozione, i sorrisi e le lacrime di gioia. Tutta la forza e il dolore di una giovane atleta. Questa è l’avvincente ed entusiasmante storia di Neisi Patricia Dajomes Barrera, la prima donna dell’Ecuador a vincere una medaglia d’oro olimpica nel sollevamento pesi.

 

Vincitore del Premio IILA – Cinema 2024 (dell’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana) come Miglior Documentario, Neisi: La fuerza de un sueño è il toccante docufilm del regista Daniel Yépez Brito (7 Muros, Ovejas, La rebelión de la memoria) dedicato alla coraggiosa e straordinaria atleta ecuadoriana Neisi Barrera, divenuta in pochi anni orgoglio per la sua nazione e grande esempio per tutte le giovani atlete. La pellicola, prodotta da Irina López Eldredge e Retrogusto Films, è stato presentata in anteprima italiana lo scorso 16 maggio 2024 al Cinema Barberini di Roma in occasione della 17ª edizione de La Nueva Ola – Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano.

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Neisi: la forza inarrestabile di una combattente

In Neisi: La fuerza de un sueño, tra continui flashback, testimonianze, interviste e filmati privati, il regista guida il pubblico in un viaggio coinvolgente che esplora e celebra la straordinaria storia di Neisi Dajomes. Il film offre uno sguardo attento e delicato sulla vita di questa giovane atleta, figlia di rifugiati colombiani, partendo dalle sue umili origini nella povera cittadina ecuadoriana di Shell. Qui, insieme ai suoi fratelli, Neisi ha mosso i primi passi nel mondo del sollevamento pesi, coltivando il suo talento e affrontando le sfide della vita con notevole determinazione e passione.

Daniel Yépez e Irina López riescono, in soli 90 minuti, a portare sullo schermo i momenti che più hanno segnato la vita di Neisi. Non solo i ricordi gioiosi in famiglia, le prime conquiste e la passione per questo sport, ma anche il dolore, le sconfitte e i sacrifici. Il documentario si sofferma in particolare su due tragici eventi che hanno stravolto la sua vita: la perdita prematura del fratello maggiore Javier e, poco dopo, quella della madre. Questi lutti familiari, nonostante la grande sofferenza e il vuoto lasciato, hanno plasmato la sua forza interiore e dato nuova linfa alla sua tenacia e perseveranza.

Neisi ha combattuto con tutta se stessa per poter dedicare una medaglia d’oro alle persone che ha amato, soprattutto a quelle che non erano più con lei. Questo profondo atto d’amore l’ha resa un vero e proprio esempio di resilienza e di forza femminile, non solo per il suo Paese ma per tutto il mondo sportivo.

“Grazie guerriera, grazie donna d’oro!”

Neisi: La fuerza de un sueño va ben oltre il semplice testimoniare la formazione sportiva e la scalata al successo di una giovane atleta. Il documentario di Daniel Yépez e Irina López – nonostante tratti uno sport ancora poco conosciuto e apprezzato – riesce, con estrema autenticità, delicatezza e rispetto, a far ripercorrere allo spettatore il climax di emozioni vissuto dalla protagonista: dal dramma della competizione ai Giochi Panamericani di Toronto 2015, dove Neisi ha subito uno svenimento e un attacco epilettico, proseguendo per la sua difficile vita familiare, le sfide e le rinunce imposte da questa disciplina, fino all’incoronamento del suo grande sogno.

Al di là del possibile disinteresse per questa disciplina sportiva e del ritmo a tratti troppo lento e riflessivo, il film intrattiene piacevolmente il pubblico narrando una storia tanto drammatica quanto intensa e affascinante, un’ispirazione per tutte le bambine del mondo. Neisi: La fuerza de un sueño è la celebrazione di un sogno, un vero “viaggio eroico” e umano in cui Neisi brilla più di qualsiasi medaglia olimpica.

Sommario

In Neisi: La fuerza de un sueño, tra continui flashback, testimonianze, interviste e filmati privati, il regista guida il pubblico in un viaggio coinvolgente che esplora e celebra la straordinaria vita di Neisi Dajomes. Al di là del possibile disinteresse per questa disciplina sportiva e del ritmo a tratti troppo lento e riflessivo, il film intrattiene piacevolmente, narrando una storia tanto drammatica quanto intensa e affascinante, che merita di essere un'ispirazione per tutte le bambine del mondo.
Annarita Farias
Annarita Farias
Nata nel 1996, laureata in Lingue, Culture e Letterature Moderne Europee presso l'Università Federico II di Napoli e attualmente laureanda in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale all'Università di Roma Tre, dove approfondisce la settima arte per scrivere di critica cinematografica con maggiore consapevolezza e passione. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania come giornalista pubblicista dal 2022, ha collaborato per due anni con la testata online Ambasciator.it e attualmente scrive di cinema per Cinefilos.it e Scuola Consulting.

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In Neisi: La fuerza de un sueño, tra continui flashback, testimonianze, interviste e filmati privati, il regista guida il pubblico in un viaggio coinvolgente che esplora e celebra la straordinaria vita di Neisi Dajomes. Al di là del possibile disinteresse per questa disciplina sportiva e del ritmo a tratti troppo lento e riflessivo, il film intrattiene piacevolmente, narrando una storia tanto drammatica quanto intensa e affascinante, che merita di essere un'ispirazione per tutte le bambine del mondo.Neisi: La fuerza de un sueño: recensione del film di Daniel Yépez Brito