Passioni e Desideri: recensione del film di Fernando Meirelles

Passioni e Desideri

Arriva al cinema distribuito da Bim Passioni e desideri, il dramma diretto da Fernando Meirelles, con protagonisti Anthony Hopkins, Rachel Weisz, Jude Law e Ben Foster.

 

Passioni e desideri segue la casualità del destino questo intrigante racconto dell’amore e delle relazioni umane che si intrecciano in un mondo ormai totalmente interconnesso e globalizzato. L’idea del film è nata proprio sullo sfondo della crisi bancaria internazionale, dell’effetto domino della primavera araba e dell’instabilità dell’Euro-zona: appare chiaro più che mai quanto oggi il mondo sia interdipendente e come ogni singola azione possa avere conseguenze e ripercussioni inaspettate sulla nostra vita e quella delle altre persone.

Il pluripremiato sceneggiatore Peter Morgan ha deciso così di prendere in esame i cambiamenti sociali usando una metafora universale e antica come la terra: l’amore. Scelta raffinata e vincente, quella di ispirarsi al Girotondo del drammaturgo viennese Arthur Schnitzler, un classico di quasi un secolo fa che potrebbe essere scritto da un nostro contemporaneo. Non conosciamo niente del passato dei dieci personaggi che vedono le loro vite connettersi inconsapevolmente attraverso l’intero globo terrestre: ciò che è dato sapere sono solo passioni e desideri, i loro incontenibili impulsi spesso in contrasto con le loro scelte morali ed esistenziali. Ciò che accomuna le loro vite è che ciascuno cerca di fare la cosa giusta e si interroga incessantemente sulla direzione da prendere di fronte al bivio.

L’andamento circolare delle vicende copre Vienna, Parigi, Londra, Bratislava, Rio, Denver e Phoenix, e il regista brasiliano Fernando Meirelles non si è fatto mancare un cast internazionale di tutto rispetto, nel quale spiccano i nomi di Anthony Hopkins, Jude Law, Rachel Weisz e un incredibile Ben Foster. Figlio dei nostri tempi, Passioni e Desideri brilla per la sua modernità e lucidità di analisi, che non scende mai a facilonerie e semplicismi ma riesce a ricalcare con leggerezza la complessità del sesso e dell’amore nel ventunesimo secolo, sottolineando il nostro desiderio più che mai vivo di entrare in relazione con gli altri.

Il punto di partenza è la splendida sceneggiatura, che diventa materiale fertile nelle mani di Meirelles; semplice e profonda, mai compiaciuta, più che preoccuparsi di mandare avanti la storia incentra l’attenzione sull’essere umano e su quelle debolezze che lo rendono miserabile. Ma lo sguardo è sempre di positività e di speranza: nonostante tutto, non è impossibile amare sinceramente ed essere delle brave persone.

Passioni e Desideri

Il regista e il suo direttore della fotografia Adriano Goldman hanno giocato molto con la messa a fuoco e i riflessi, quasi volessero riprendere la storia dall’interno della testa dei personaggi per rispecchiare il loro stato di confusione e stordimento. L’insieme è mirabilmente costruito e montato, e riesce così a scorrere dinamicamente seguendo le numerose vicende parallele senza mai risultante straniante o noioso, ma trovando un complice valido nel fattore sorpresa.

Miracolosamente, i tanti tasselli che compongono il puzzle appaiono una cosa sola, e i personaggi sono tanto consistenti e vibranti che ognuno di loro meriterebbe un film tutto per sé: ma alla fine, è giusto che rimangano tutti parte dello stesso caos nel quale le storie individuali si illuminano a vicenda, come un favoloso gioco di specchi quale è la vita.

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