Prima di andare via: recensione del film con Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera

Massimo Cappelli dirige il film drammatico in arrivo su Prime Video dal 26 maggio

Prima di andare via recensione film

Le vite di Luca (Riccardo Maria Manera) e Giulia (Jenny De Nucci) erano destinate a incrociarsi. Massimo Cappelli dirige Prima di andare via, questo dramma adolescenziale che ricorda Colpa delle stelle o Io prima di te per l’importanza dei temi trattati. I due giovani protagonisti sembrano legati da un destino inesorabile: un tumore inoperabile che ha devastato le loro vite a soli vent’anni. Ci sono diversi modi per reagire al dolore e all’interno del film la vivacità e la positività di Giulia trova l’abbraccio del tenebroso Luca, che inaspettatamente si ritrova a dover cambiare prospettiva.

 

Ad aiutarli, Samuel (interpretato da Emanuele Turetta) il goffo e strampalato coinquilino di Luca con cui condivide la sua vita da studente fuori sede. Entrambi i ragazzi fanno di tutto per arrivare a fine mese: Luca si arrangia con le consegne a domicilio e proprio durante una di queste consegne rivede la sua ex fidanzata storica, Sofia. Di ritorno alla pizzeria, sovrappensiero il ragazzo ha un’incidente e viene portato in ospedale. Così ha inizio Prima di andare via, il nuovo film Prime Video originale italiano con Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera che sarà disponibile in piattaforma dal 26 maggio.

Prima di andare via, la trama

L’incidente di Luca darà il via a una serie di eventi che riassunti in un’ora e mezza di film sembrano trattati in maniera quasi precipitosa. Al ragazzo viene diagnosticato un tumore inoperabile e fuori dall’ospedale conosce Giulia, anche lei con la stessa diagnosi. Il personaggio interpretato da Jenny De Nucci cerca di conferire positività e allegria, la vediamo mentre durante il gruppo di ascolto cerca di far imparare agli altri un balletto su TikTok ma nasconde comunque delle paure. Luca è un ragazzo che la vita, un po’, la subisce. Ha un migliore amico da tenere sotto controllo, un esame difficile da superare e un’ex ragazza che gioca con lui come il gatto col topo. Quando scopre di avere il tumore e conosce Giulia la sua vita cambia prospettiva.

Tutti i problemi che nei primi minuti sembrano insormontabili come l’affitto, gli esami universitari e l’ex ragazza sono diventano minuscoli in confronto a quello che gli sta capitando. Nel film questa spensieratezza che emana Giulia arriva dritta allo spettatore che anche se per poco smette di pensare per un attimo al dolore dietro la malattia e alla retorica della lotta contro un male incurabile. Luca e Giulia sono due ragazzi, due adulti che si stanno conoscendo. Hanno degli appuntamenti fuori dall’ordinario, e lì dove Luca vuole solo bere una birra cercando goffamente di sorprenderla, lei invece organizza cene a lume di candela super romantiche.

Prima di andare via film

Un palloncino

Il racconto di Prima di andare via corre spedito verso la fine e nasconde una verità dolceamara. Si scopre presto che in realtà la diagnosi di Luca deriva da un errore medico: sono state scambiate le cartelle con un omonimo. Questo Luca non lo sa, è un segreto che solo Samuel e lo spettatore conoscono. Il coinquilino ha preferito tenere per sé questa notizia “l’ho fatto per te”, gli dirà, perché vede nell’amico un modo diverso di affrontare la vita.  Solo quando la situazione di Giulia cambia e peggiora, i due conosceranno la verità. Così da complici, amici, confidenti Giulia e Luca diventano praticamente estranei. Luca cambia casa dopo aver litigato con Samuel e torna alla sua vita che, senza Giulia, perde vitalità. Il film rincorre sé stesso perché dopo poco il personaggio di Jenny De Nucci muore e senza di lei il film cambia tono.

Solo durante il funerale ci rendiamo conto dell’eredità lasciata da Giulia alle persone a lei più care. In particolare, ai membri del gruppo di ascolto che ha stimolato a reagire alla malattia piuttosto che subirla. Loro la omaggiano sulle note di Amore disperato con la coreografia che la ragazza stava preparando. Un simbolo del film è il palloncino che vola attraverso l’opera di Bansky e assume un significato di liberazione per Giulia. Luca ricorderà per sempre il palloncino e alla fine del film, dopo il funerale, quando ne vede uno volare ha consapevolezza del fatto che la presenza di Giulia vivrà per sempre nei suoi ricordi.

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Lidia Maltese
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Lidia Maltese
Laureata in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, classe 95. La mia vita è una puntata di una serie tv comedy-drama che va in onda da 27 anni. Ho lo stesso ottimismo di Tony Soprano con l'umorismo di Dexter, però ho anche dei difetti.
prima-di-andare-viaNon basta l'interpretazione di Jenny De Nucci a risollevare il morale di un film che corre troppo veloce. L'importanza dei temi trattati e la caratterizzazione dei personaggi vengono spiegati troppo velocemente e non lasciamo il tempo allo spettatore di metabolizzare quello che sta accadendo.