Resident Evil: retribution, recensione del film

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Ritorna al cinema il franchise di Resident Evil, tratto dall’omonimo video gioco che ha incassato più di qualsiasi altra trasposizione nella storia recente, e lo fa con questo quinto e spettacolare capitolo, dal titolo Resident Evil: retribution, ancora una volta scritto e diretto da Paul W. S. Anderson, fautore della saga insieme alla moglie, conosciuta sul set del primo capitolo, Milla Jovovich.

 

Il T-virus mortale della società farmaceutica Umbrella Corporation continua a devastare la Terra, trasformando la popolazione mondiale in legioni di zombie affamati di carne umana. Alice (Milla Jovovich), l’unica e ultima speranza per la razza umana, si risveglia all’interno della struttura segreta della Umbrella e svolgendo indagini approfondite, scopre alcuni segreti del suo misterioso passato. Senza un rifugio sicuro, Alice continua a cercare i responsabili dell’epidemia; un viaggio che culminerà con una sconcertante rivelazione che la costringerà a rimettere in discussione tutte le sue certezze.

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Come recita in maniera perentoria e anche un po’ ripetitiva la stessa trama del film, la Umbrella Corporation continua a distruggere la Terra (come se fosse ancora rimasto qualcosa da distruggere) e come ogni volta Alice è pronta a combattere contro tutti e tutto.

Se nel primo capitolo erano solo degli zombie, poi nel secondo è diventato Nemesis, e ancora nel terzo zombie mutati geneticamente, ora è la volta di un vero e  proprio mostro da laboratorio, sullo sfondo una guerra apocalittica in fondo a un oceano ghiacciato. Definire surreale la trama di questo film suonerebbe quasi come un eufemismo, ma considerato che gran parte della saga è sviluppata su una trama molto precaria e a tratti contraddittoria, passeremo subito al punto forte del film, ovvero la spettacolarità di alcune delle sequenze che forma questo quinto capitolo.

Resident Evil: retribution

Resident Evil: retribution

Questa volta la messa in scena è completamente dedita al 3D che indubbiamente conferisce alla pellicola ulteriore carica spettacolare, invadendo completamente lo schermo e lo spettatore. Il film è comunque un infinito ripetersi di azione e fughe che culminano con un tentativo, fin troppo timido di riallacciare i rapporti con l’intera trama della saga che rimane comunque molto abbozzato, finendo per diventare solo un pretesto per dar vita probabilmente ad un sesto capitolo.

In ogni caso, Resident Evil: retribution è un buon condensatore di intrattenimento e scene spettacolari, che se non soddisfano gli spettatori più pretensioni, certamente faranno la gioia di coloro che cercano lo spettacolo puro ed un effetto stereoscopico invasivo.

Francesco Madeo
Francesco Madeo
Laureato in Scienze Umanistiche-Cinema e in Organizzazione e Marketing della Comunicazione d'Impresa è l'ideatore di Cinefilos.it assieme a Chiara Guida e Domenico Madeo.

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