Ricatto d’amore: recensione del film con Sandra Bullock

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Le commedie romantiche hollywoodiane raramente sorprendono per originalità, ma quando sono ben confezionate riescono comunque a conquistare il pubblico. Ricatto d’amore (The Proposal), diretto da Anne Fletcher, rientra in questa categoria: un film leggero, costruito su cliché ben riconoscibili, che riesce però a regalare sorrisi e buonumore grazie soprattutto al carisma della sua protagonista.

La pellicola utilizza un pretesto narrativo banale – la scadenza della Green Card – per innescare una storia d’amore che si sviluppa in modo prevedibile, ma sempre con ritmo e vivacità. La forza del film sta nel saper bilanciare ironia, sentimenti e interpretazioni capaci di intrattenere senza mai appesantire la visione.

Trama: un matrimonio di convenienza per restare in America

Sandra Bullock interpreta Margaret, donna in carriera temuta e odiata dai suoi sottoposti in una grande casa editrice. Rigida, severa e priva di scrupoli, Margaret scopre di rischiare l’espulsione dagli Stati Uniti a causa della scadenza del suo visto. Per evitare di perdere il lavoro e la vita che si è costruita, decide di forzare il suo assistente Andrew (Ryan Reynolds) a sposarla, inscenando un matrimonio di convenienza.

Da questo punto prende avvio una commedia degli equivoci: la convivenza forzata, i rapporti con la famiglia di Andrew, le tensioni e i momenti comici che inevitabilmente avvicinano due persone profondamente diverse. Il finale è prevedibile, ma il percorso che conduce i personaggi all’inevitabile epilogo è condito da gag divertenti e situazioni brillanti.

Ricatto d'amore location

Sandra Bullock regina della commedia romantica

Il vero motore del film è Sandra Bullock, che si conferma attrice capace di unire eleganza, ironia e tempismo comico. Nei panni della “strega” inflessibile, riesce a costruire un personaggio inizialmente respingente ma progressivamente più umano e vulnerabile. Il contrasto tra il suo aplomb austero e la progressiva apertura sentimentale è ciò che regge gran parte della storia.

Ryan Reynolds, al contrario, appare più in ombra. Il suo Andrew resta spesso monoespressivo, nonostante il ruolo gli offra diverse possibilità di giocare con la commedia fisica e con il romanticismo. La dinamica tra i due attori funziona a tratti, ma è soprattutto la Bullock a mantenere viva la scena e a trascinare lo spettatore fino alla fine.

Una commedia prevedibile ma capace di divertire

Ricatto d'amore cast

Ricatto d’amore non punta sull’originalità: gli archetipi sono quelli della commedia romantica classica, con personaggi stereotipati e un epilogo scontato. Tuttavia, la regia di Anne Fletcher e la scrittura leggera permettono alla storia di scorrere senza intoppi. Le situazioni, pur prevedibili, sono gestite con un buon ritmo narrativo, alternando gag spiritose a momenti di tenerezza.

Il film si inserisce perfettamente nel solco delle rom-com americane degli anni Duemila, senza ambizioni di innovazione ma con la capacità di intrattenere e lasciare il pubblico con il sorriso. È una commedia che non chiede troppo, non pretende profondità, ma restituisce esattamente quello che promette: un paio d’ore di evasione piacevole.

Ricatto d'amore
3.5

Sommario

Ricatto d’amore è una commedia romantica leggera e prevedibile, resa brillante dal carisma di Sandra Bullock, che regge l’intero film con eleganza e ironia.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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