Ricatto d’amore: recensione del film con Sandra Bullock

Ricatto d'amore

Ricatto d’amore – Un pretesto banale, la scadenza della Green Card, per una commedia romantica fresca e divertente, in pieno stile Made in Usa. Questo è Ricatto d’amore, in originale The Proposal, letteralmente La Proposta.

 

Sandra Bullock è una donna in carriera severa e feroce, una strega per i suoi sottoposti nella casa editrice. Ryan Reynolds è un giovane assistente, sottomesso e servizievole, che asseconda ogni pretesa della strega Bullock, per realizzare il suo sogno di diventare capo-redattore.

Ricatto d’amore

Due persone che sono a stretto contatto i cui rigidi rapporti di lavoro impediscono di conoscersi meglio, fino a che la minaccia per lei di essere espulsa dagli Stati Uniti per la scadenza della sua Green Card, scatena l’imprevisto. Reynolds sarà il prescelto, colui che , con un matrimonio di convenienza, permetterà alla strega cattiva di rimanere in terra USA.

Ovviamente il finale è previsto dall’inizio, e i personaggi sono stereotipati, ma la storia corre via senza pretese e con tanti sorrisi, con una Sandra Bullock in perfetta sintonia con i suoi costumi austeri e in perfetta forma fisica. Elegante e raffinata porta sulle sue spalle gran parte della storia, a dispetto di un Reynolds mono espressivo nonostante le innumerevoli opportunità cinematografiche che gli si stanno offrendo negli ultimi mesi.

Ricatto d’amore è una commedia spiritosa che lascia lo spettatore di buon umore, senza chiedere troppo e restituendo il giusto.

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