The Flash, la recensione del film con Ezra Miller

Dopo una lavorazione travagliatissima, arriva in sala il film con protagonista Ezra Miller nei panni del Velocista Scarlatto.

the flash recensione

Per essere l’uomo più veloce del mondo, il primo film che ne racconta la storia e l’origine ha avuto una gestazione molto lenta: The Flash è stato annunciato per la prima volta nel 2014 e sarebbe dovuto uscire nel 2018, ma soltanto dopo il grosso fallimento del DCEU di Zack Snyder, una pandemia, un terremoto ai vertici della Warner Bros, le complicate vicende personali del protagonista Ezra Miller e la fondazione dei DC Studios con a capo James Gunn e Peter Safran, il film esce finalmente al cinema, il 15 giugno 2023.

 

Al timone Andy Muschietti (La Madre, IT), in prima fila un Miller che si sdoppia, interpretando due versioni di Barry Allen, Michael Keaton in splendida forma che torna a essere Bruce Wayne/Batman, il volto irresistibile di Sasha Calle, inedita Supergirl, e tanto spazio per altri ruoli, grandi e piccoli, The Flash è un piccolo miracolo, un film coerente e appassionante, che mescola divertimento, azione e cuore.

The Flash, la trama ispirata a Flashpoint

In maniera abbastanza libera, The Flash segue la trama di Flashpoint, la storia a fumetti di Geoff Johns in cui Barry Allen torna indietro nel tempo per fermare l’omicidio della madre, e quindi scagionare anche il padre, che viene arrestato perché ritenuto responsabile. È quello che tenta di fare anche il Barry cinematografico, tornando in un passato in cui sua madre è viva, il suo se stesso più giovane non ha ancora ottenuto i poteri, e Batman si è ritirato, perché Gotham City è la città più sicura del mondo. Purtroppo il suo arrivo nel passato coincide con l’attacco di Zod alla Terra (visto in L’Uomo d’Acciaio). Ma in un mondo senza Superman, chi sarà mai in grado di affrontare il folle kryptoniano?

Nonostante il progetto di The Flash sia passato di mano in mano negli ultimi otto anni, è davvero straordinario come il film riesca a risultare coeso, settando da subito un tono leggero che allo stesso tempo non ha paura di prendersi delle piccole pause emotive ben posizionate all’interno della storia.

Un film sfacciato, che corre e si diverte

The Flash è un film sfacciato, che corre senza fermarsi a riflettere, colleziona personaggi in diverse varianti, momenti divertenti, scene d’azione splendidamente confezionate, apre piccole finestre sul potenziale comico di personaggi come il Batman di Ben Affleck e propone, per la prima volta dopo anni che il concetto è in circolazione sul grande e piccolo schermo, una spiegazione comprensibile di multiverso. Farlo funzionare davvero poi è un altro paio di maniche, ma intanto The Flash ci gioca con gusto, racconta con sicurezza la sua storia, usa il fanservice con misura, argina l’effetto nostalgia.

Christina Hodson, unica firma accreditata per la sceneggiatura, può essere considerata colei che ha compiuto il lavoro finale su uno script a cui negli ultimi anni hanno lavorato molti sceneggiatori (da David S. Goyer a Seth Grahame-Smith), dimostrando una profonda conoscenza dei personaggi a fumetti, riproponendoli a schermo in maniera originale ma allo stesso tempo fedele. Questa sceneggiatura è stata poi messa nelle mani di Andy Muschietti, che dimostra di avere dimestichezza non solo con il genere horror ma anche con l’azione, e poi affidata a un cast che si rivela perfettamente in grado di dare vita ai rispettivi personaggi.

E se la curiosità di tutti è certamente indirizzata a Michael Keaton, che torna a essere Batman dopo oltre 30 anni (spoiler: l’attore si conferma incredibilmente perfetto per il ruolo), Ezra Miller si dimostra uno degli interpreti più coraggiosi e sfaccettati della sua generazione. Capace di stare per quasi tutto il film due volte in scena, impersonando due versioni di Barry profondamente differenti, Miller è il vero punto di forza del film, perché porta con sé da una parte la verve comica che aveva caratterizzato il personaggio già nelle sue precedenti apparizioni, ma anche una gravitas nuova, che deriva dalla tragicità del passato di Barry e dal suo desiderio incontrollato di cambiarlo.

Non è possibile salvare tutti

Qual è il prezzo che bisogna pagare per cambiare il passato? Barry deve imparare la lezione più dura, quella che ogni supereroe deve comprendere per evitare di trasformarsi nel villain: nonostante i poteri incredibili di cui dispone, nonostante la possibilità che ha di farlo, Barry accetta che non può salvare tutti. Sceso a patti con questa inevitabile verità, Barry capisce qual è il suo ruolo e può cominciare la sua vera e propria vita da supereroe, in quale universo però, non si sa.

Come il suo protagonista nei fumetti, anche The Flash ha un cuore grande, e forse non metterà d’accordo tutti ma il risultato è senza dubbio superiore alle attese e alle aspettative di molti.

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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