Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo: il ladro di fulmini: tornano le mitiche
divinità del Monte Olimpo stavolta situato seicento piani sopra
l’Empire State Building di New York. La storia si svolge attorno
alla figura di Percy, un ragazzo adolescente che, dopo aver
scoperto di essere figlio del dio Poseidone e quindi di essere un
semidio, viene accusato da Zeus di aver rubato i sui fulmini. Per
evitare una guerra tra dei e per salvare la madre che nel frattempo
è stata rapita da un altro dio (Ade), Percy intraprende un lungo
viaggio attraverso il continente alla ricerca del vero ladro.
Ad aiutarlo saranno altri due personaggi del tutto particolari:
Annabeth, anche lei una semidea, che vuole ritrovare sua madre
Atena, e Grover un satiro coraggioso ma inesperto.
Il film di Chris Columbus è un suggestivo fantasy con straordinari
effetti speciali tratto dall’omonimo romanzo dell’americano Rick
Riordan. A prima vista sembra rifarsi molto al già famoso Harry
Potter ma a differenza di questo “Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo” è immerso nell’attualità della vita americana, si
possono infatti vedere dei greci perfettamente ambientati nalla New
York dei giorni nostri!
Mine vaganti:
Tommaso (Riccardo Scamarcio) di origini pugliesi, vive da tempo a
Roma con la speranza di divenire uno scrittore. Quando però il
padre, grande imprenditore nel campo della pasta, decide di
dividere le quote aziendali tra i due figli Tommaso è costretto a
tornare a Lecce. Tutta la sua famiglia si aspetta che affianchi suo
fratello Antonio ( Alessandro Preziosi) nella gestione del
pastificio, ma lui non ne vuol sentir parlare. Oltre a dover
spiegare il suo rifiuto di occuparsi dell’azienda familiare Tommaso
dovrà affrontare un altro discorso, molto più delicato….quello
della sua omosessualità! L’occasione è la cena organizzata dal
padre con il suo socio in affari, ma a batterlo sul tempo è il
fratello Antonio che per primo si dichiara gay. A far da corollario
a questo intrigo, c’è la storia della nonna, interpretata da Ilaria
Occhini, che ricorda con nostalgia un amore impossibile e le
passate (e sbagliate) decisioni della famiglia e che (purtroppo!)
hanno ripercussioni sul presente.
Ferzan Ozpetek affronta il problema dell’omosessualità ancora
attuale nel 2010, descrive i problemi, le paure e le difficoltà che
affrontano la maggior parte dei gay, soprattutto se fanno parte di
una famiglia borghese ancora troppo legata a vecchi valori ormai
decaduti e a sciocchi stereotopi.
Appuntamento con
l’amore: il 14 febbraio, San Valentino, è la giornata
dedicata all’amore…almeno così dovrebbe essere! Il film racconta
infatti le vicende di un gruppo di persone di Los Angeles che
vivono l’apice del loro amore o mettono fine ad una storia proprio
nel giorno dedicato agli innamorati. Tra i vari personaggi troviamo
una soldatessa rientrata da poco in America dall’Iraq, un fiorista
che dopo aver chiesto alla fidanzata di sposarlo si accorge di
amare la sua migliore amica, una press agent stressata e sempre
sola, una maestra elementare che credeva di aver trovato il vero
amore….insomma diversi personaggi che rappresentano diversi modi di
affrontare l’amore e tutte le sue difficoltà!
Il regista di “Pretty Woman”, Garry Marshall, ci regala così una
nuova brillante commedia con un cast stellare e tanti tanti sketch
divertenti.
Chloe – Tra seduzione e inganno: Catherine (Julianne
Moore) ginecologa di successo è sposata con David (Liam Neeson),
professore di musica, con cui ha un figlio di 17 anni.
Apparentemente la famiglia sembra molto felice, in realtà il
matrimonio è ormai rovinato dalla mancanza di intimità e dai
sospetti di Catherine. Il giorno del complenno di David, lei
organizza una festa a sorpresa, ma il marito perde l’aereo che lo
avrebbe dovuto riportare a casa e così le paure di Catherine, sul
possibile tradimento di lui, aumentano. Ad una cena a casa di amici
Catherine incontra Chloe, una escort molto sexy, con cui stringe un
accordo per smascherare il presunto infedele marito. Chloe inizia
quindi a corteggiare David e alla fine riesce a portarlo al
tradimento. Intanto però Catherine riscopre sentimenti e pulsioni
che non provava più da molto tempo e che metteranno in pericolo la
sua famiglia.
Atom Egoyan riesce in questo film a rappresentare le sofferenze, la
crisi esistenziale e sentimentale di una coppia di mezza età che
risente dell’usura del tempo e di scelte affettive sbagliate.
Legion: è il 23 dicembre e Dio, persa ogni speranza e stanco della crudeltà degli uomini, decide di inviare una legione di angeli sulla terra per portare l’Apocalisse. Ignari di ciò che sta per succedere un gruppo di persone, nel pieno deserto del Mojave, continua con la loro solita vita. Bob Hanson (Dennis Quaid), proprietario di un ristorante, e la sua compagna Percy (Charles S. Dutton) fanno la loro quitidiana passeggiatina; Jeep (Lucas Black), figlio di Bob, ripara la macchina di una coppia, Sandra e Howard (Kate Walsh e Jon Tenney), che sta facendo colazione nel ristorante ed è servita dalla bella cameriera Charlie (Adrianne Palicki), prossima al parto. Tutto d’un tratto però, la televisione ed il telefono smettono di funzionare isolando il gruppo dal mondo esterno. Arriva poi una vecchietta che, generando una forza sovraumana, attacca Howard ferendolo gravemente. Ad aggravare la situazione arriva uno stormo di insetti volanti che circondano il ristorante…Dopo mille domande e perplessità la situazione appare chiara e finalmente ad aiutarli arriva uno sconosciuto (l’arcangelo Michael interpretato da Paul Bettany) il quale sa che l’unico modo per salvare l’umanità è proteggere il bambino che Charlie porta in grembo.
Donne senza
uomini: è il 1953 quando, in Iran, il primo ministro,
eletto democraticamente dal popolo, viene rimosso con un colpo di
stato messo in atto dalle forze americane ed inglesi così da
impedire la nazionalizzazione delle risorse petrolifere del paese.
Questo è lo sfondo in cui si intrecciano le storie di quattro donne
appartenenti a classi sociali differenti. Fakhri, intrappolata in
un matrimonio senza amore; Zarin, una prostituta che vuole
dimenticare tutti gli abusi subiti; Faezeh, che sogna di sposare
l’uomo che ama e Munis, costretta all’isolamento impostole dal
fratello religioso tradizionalista. Tutte e quattro cercano di
cambiare vita e l’occasione arriva quando per le strade di Teheran
scoppia il caos. Ed infatti vediamo Munis che partecipa
attivamente alla lotta politica, Faezeh che incontra finalmente il
suo amore, Zarin che trova la pace interiore nella sua comunione
con la terra mentre Fakhri lascia il marito per una sua vecchia
fiamma…..ma la storia del loro paese prenderà un tragico percorso
che avrà ripercussioni sul loro destino.
La regista Shirin Neshat rifacendosi al romanzo di Shahrnush
Parsipur riesce perfettamente a rappresentare la storia di un
paese, continuamente travagliato da tumulti politici, e le
condizioni di vita della donna più che mai costretta all’isolamento
e ad un’esistenza priva di speranza.
La valigia sul
letto: Achille Lo Chiummo, lavoratore in nero
all’anagrafe, e Brigida convivono ormai da dodici anni a Napoli e,
nonostante le difficoltà della vita, sono sempre riusciti a
cavarsela….ma un giorno uno sfratto esecutivo li costringe ad
abbandonare il loro piccolo monolocale sconvolgendo il loro
precario equilibrio. Per sfuggire ai guai Achille escogita un
piano: alterare dei documenti del nonno all’anagrafe e cancellare
la minuscola acca del suo cognome così da divenire parente del
grande boss Antimo Lo Ciummo. Quest’ultimo, dopo un attentato alla
sua vita, decide di pentirsi facendo così entrare tutti i suoi
parenti nel programma di protezione testimoni…Achille e Brigida
compresi. I due non hanno però vita facile infatti, dopo una serie
di imprevisti, si ritrovano, insieme alla sorella di Achille e ad
Antimo, in uno sperduto cimitero di campagna in attesa di una
sistemazione definitiva.
L’instabilità dei rapporti, la mancanza di stabilità economica che
non permette di avere prospettive serene per il futuro, la
difficoltà di vivere in una realtà dove a vincere sono i più furbi,
l’essere costretti a cercare mille espedienti per poter
sopravvivere. Questi i temi affrontati ne “La valigia sul letto” di
Eduardo Tartaglia che riesce così a mostrare le molte difficoltà
della vita contemporanea e la grande arte di arrangiarsi tipica dei
napoletani.