Poliziotti fuori – due sbirri a piede libero: Jimmy (Bruce Willis) e Paul (Tracy Morgan) sono due detective del Dipartimento di Polizia di New York che lavorano in coppia da molti anni. I due sono sulle tracce di un pericoloso gangster che, essendo ossessionato dai vecchi cimeli, ha rubato una preziosa e rara figurina di baseball del 1952 a Jimmy.
Per il poliziotto la figurina è molto importante perché gli
permetterebbe di pagare il costosissimo matrimonio della figlia.
Durante la ricerca della ’52 Pafko, Paul e Jimmy, si trovano
inoltre a salvare la vita di una ragazza messicana che, oltre ad
aver assisstito ad un omicidio, è anche in possesso di una chiave
che può far arrivare i poliziotti a migliaia di dollari
sporchi…insomma i due sono costretti a far di tutto pur di
risolvere il caso, anche a trasgredire ad alcune regole!
Sul filone di Arma letale questo film di Kevin Smith ci ripropone
la solita storia di due poliziotti, affiatati ma molto diversi tra
loro, che, nonostante mille intoppi, riesco alla fine a risolvere
il caso. Il tutto attaversato da gag divertenti, molte citazioni
cinematografiche e scene esilaranti….a volte forse troppo
demenziali!
Ragazzi miei: Joe
Warr (Clive Owen) è un giornalista sportivo britannico trasferitosi
in Australia per seguire la sua seconda moglie, Katy. I due hanno
avuto un figlio, Artie, che ha solo sei anni quando Katy muore per
un tumore. Joe si trova quindi costretto ad affrontare non solo il
suo dolore ma anche ad aiutare suo figlio che è sempre più
disperato. L’unico modo che Joe riesce a trovare è quello di andare
al di là di ogni regola e ogni convenzione sociale e lasciare la
maggior libertà possibile al figlio. I due vivono quindi alla
giornata, in piena libertà e senza regole. Ma la situazione si
complica quando arriva Harry, il figlio adolescente di Joe avuto
dal primo matrimonio. Joe dovrà quindi cambiare metodo e
ristabilire l’ordine per far fronte anche ai problemi sentimentali
di Harry, senza però rinunciare all’allegria e all’esuberanza
sperimentate nell’altro stile di vita.
Scott Hicks mette in scena una storia vera, quella del giornalista
Simon Carr raccontata nel suo libro autobiografico. E’ una storia
commovente, a tratti anche divertente, ma soprattutto che aiuta a
riflettere sul ruolo del genitore, del padre. Vengono mostrate le
difficoltà di un padre che non sa come affrontare la morte della
donna che ha amato e non sa come aiutare il proprio figlio ad
affrontare la situazione. Si racconta la storia di un padre che
cresce insieme ai propri figli e che alla fine riesce a capire sia
loro che il suo ruolo di genitore.
A proposito di
Steve: Mary Horowitz (Sandra Bullock), autrice di parole
crociate per un piccolo quotidiano californiano, è una ragazza un
pò bizzarra ed eccentrica, pressata dalla famiglia che vuole a
tutti i costi trovarle un compagno. Infatti è la stessa famiglia
che le organizza un appuntamento al buio con un cameraman della
CNN, Steve Mueller (Bradley Cooper). Lei da subito si innamora
pazzamente e fa di tutto pur di stare accanto a lui, lo segue nei
suoi viaggi e perde persino il suo lavoro….lo vuole convincere che
insieme sarebbero una coppia perfetta!
Un film divertente, pieno di gag e momenti imbarazzanti che
nonostante abbia come protagonisti due grandi attori, non offre
niente di nuovo né di particolare. La solita commedia romantica
mescolata però con un pò di road movie.
City island: City
Island è una piccola e particolare isoletta del Bronx dove vivono i
Rizzo, una strana famiglia con molti problemi. I Rizzo sono una
famiglia disfunzionale, dove tutti mentono a tutti e ognuno ha
segreti da nascondere. Il patriarca, Vince (Andy Garcia), è
sull’orlo di una crisi di nervi perché, insoddisfatto del suo
lavoro di guardia carceraria, deve nascondere la sua vera passione,
la recitazione, al resto della famiglia. La moglie, Joyce
insoddisfatta e trascurata, è convinta che il marito la tradisca e
per questo inizia una relazione amorosa con un ex carcerato. Nel
frattempo Vince scopre alcuni segreti di famiglia: la figlia
Vivian, per guadagnare un pò di soldi e scappare di casa, lavora
come spogliarellista; Vinnie Jr. sviluppa una strana passione per
le donne obese….per concludere viene a sapere che Tony Nardella, un
ragazzo carcerato, è suo figlio illeggittimo abbandonato vent’anni
prima, decide così di farlo uscire dal carcere e di portarlo a casa
senza dire nulla…..ma la verità verrà presto a galla!
Un film divertente ma anche melodrammatico questo di Raymond De
Felitta, che analizza sapientemente tutte le frustrazioni e le
difficoltà che devono essere affrontate in una famiglia dove esiste
un equilibrio precario e dove la coppia principale vive un momento
di crisi. Una grande interpretazione di Andy Garcia che riesce
appieno a spiegare come il nostro passato può influenzare il nostro
presente e il nostro futuro e come le menzogne non fanno altro che
peggiorare le situazioni.
Affetti e
dispetti: Raquel è una donna di 42 anni che da vent’anni
lavora come domestica nella villa dei signori Valdés. Nonostante il
suo carattere un pò scontroso, Raquel fa ormai parte della famiglia
e tutti le vogliono bene. Appunto per questo la signora Valdés
decide di affiancarle un altra cameriera che possa aiutarla nelle
faccende domestiche soprattutto dopo che le sue cefalee si sono
aggravate. Ma Raquel non è certo contenta, così, attraverso
dispetti infantili e crudeli, risce a cacciare la nuova domestica e
a mantenere il suo lavoro. Un giorno però, mentre serve la
colazione, Raquel perde conoscenza in seguito ad un fortissimo mal
di testa. La signora Valdés decide quindi di affidare le cure dei
suoi figli e della casa a Lucy, una ragazza di campagna molto
estroversa e sempre allegra. Raquel si sente minacciata da Lucy e
fa di tutto per cacciare l’intrusa….ma Lucy non si arrende, attua
una strategia che porterà Raquel ad addolcirsi e infine ad aprirsi
al mondo.
Sebastián Silva mette in scena una commedia domestica che analizza
le ossessioni e le paure di una donna e le differenze sociali
all’interno di una società che vengono però superate grazie
all’affetto che si sviluppa negli anni.
Panico al
villaggio: in un villaggio vivono un cavallo di nome
Cavallo (Cheval), un cow-boy di nome Cow-boy e un indiano di nome
Indiano. Il 21 giugno è il compleanno di Cavallo e Cow-boy e
Indiano non hanno la più pallida idea di cosa regalare al loro
amico. Decidono di ordinare dei mattoni e di costruire per lui un
barbecue. Ma per un piccolo errore l’ordine on line viene inviato
con un pò più di zeri….infatti arrivano al villaggio ben 50 milioni
di mattoni. Tutti questi mattoni finiscono per distruggere la casa
del povero Cavallo che purtroppo non riesce neanche a ricostruirla,
perché ogni volta che costruisce un muro qualche ladro notturo lo
ruba lasciandolo a bocca aperta!
I pupazzi di plastilina nevrotici e scattosi sono i protagonisti di
questo film belga nato da una serie televisiva e girato dai registi
Stéphane Aubier e Vincent Patar che riportano sullo schermo i
vecchi soldatini ed indiani con la base verde e le classiche
fattorie che ogni ragazzino aveva nella propria cameretta.
Goodbye Mr. Zeus:
Alberto, impiegato di banca molto stressato, è fidanzato con
Adelaide che vive nell’appartamento accanto al suo. Lui è una vera
e propria calamita per i guai, infatti il giorno del compleanno di
Adelaide, oltre ad arrivare con tre ore di ritardo a causa di una
serie di incidenti, Alberto rimane senza soldi, senza auto e al
posto del cucciolo di levriero afghano che Adelaide desiderava
tanto, si presenta con un comunissimo pesce rosso. Adelaide rifiuta
il regalo e Alberto si ritrova solo a casa in compagnia del piccolo
pesce rosso che decide di chiamare Zeus. Una notte la madre di
Adelaide ha un malore e lei raggiunge immediatamente la casa dei
genitori, mentre Alberto resta solo, finisce immediatamente nei
guai e comincia a preoccuparsi quando Zeus comunica con lui
manifestandogli il suo disappunto nel vivere in un così piccolo
acquario….questo porterà Alberto a comprendere molte cose!
Carlo Sarti con questo film un pò surreale e divertente vuole
descrivere non solo il rapporto tra la coppia Alberto Adelaide in
crisi a causa del pesce rosso e dei difetti di entrambi, ma
attraverso il pesce rosso (sorta di alter-ego di Alberto), vuole
spiegare la sensazione di prigionia e di frustrazione che prova
Alberto per la sua vita e di come riesca a provare la vera felicità
e libertà altrove, lontano dalla sua solita routine.
Alice: Alice vive
la classica vita un pò monotona divisa tra il lavoro, la famiglia,
l’amore e l’amicizia…per di più in una cittadina di provincia!
Vivendo all’ombra di una madre impicciona (che a sua volta vive
nell’ombra di sua madre un pò troppo brillante!), Alice, che
oltretutto non riesce a conquistare Luca, suo collega di lavoro, si
domanda in continuazione cosa sarà di lei, cosa farà nella sua vita
e chi mai si interesserà a lei….Piano piano, facendosi aiutare e
prendendo consapevolezza di sé, riesce a comprendere i suoi
desideri, ad ottenere ciò che vuole e a vedere le figure che tanto
venerava per quelle che realmente sono: persone come tante altre
con le sue stesse paure.
Primo film di Oreste Crisostomi che analizza le varie relazioni
famigliari e le difficoltà di una ragazza che tenta di trovare il
suo posto nel mondo. Famiglia soffocante, amore non ricambiato,
lavoro precario….tutti fattori che provocano insicurezza nella vita
di ognuno di noi!