Di Francesco D’Occhio
Dieci
Inverni: Siamo nel 1999 a Venezia e due studenti fuori
sede, Camilla e Silvestro si conoscono su un vaporetto. Lei lo
ospita nel suo appartamento, nelle vicinanze della città
lagunare.
Lui è sfacciato, lei è introversa e timida.
Anche se in casa di lei non si concretizzerà nulla, qualcosa
nasce.
I due si separeranno per rincontrarsi ancora molte volte per 10
anni ancora, fino a condividere esperienze a Mosca.
Opera prima per Valerio Mieli supportato dalla fotografia di Marco
Onorato, già al lavoro per “Gomorra” che punta alla rivisitazione
dell’amore distaccandosi dal filone “moccia” per riallacciarsi ad
uno più maturo simile al “Un’Amore” di Tavarelli.
Nei panni dei due protagonisti i bravi Michele Riondino e Isabella
Ragonese chiamati a interpretare un percorso di crescita e di
sentimenti che va dall’adolescenza alla quasi maturità, appunto,
Dieci Inverni.
Jennifer’s Body: Il corpo di Jennifer,
seducente mezzo con cui saziare la propria ingordigia.
Jennifer è una studentessa cheerleader posseduta da un demonio, la
fame dell’essere soprannaturale può essere saziata solo sfamandosi
con giovani maschi.
L’ingenua Needy diventerà la sua migliore amica fino a che non
scoprirà che il suo amato può finire nelle mani sbagliate.
Un teen film dove c’è un po’ di tutto, dal vampiresco che va tanto
di moda ultimamente grazie a “Twilight” al nuovo filone
adolescenziale horror americano, magro di idee ma sempre generoso
quando si tratta di mostrare scene ammiccanti o sfacciatamente
sensuali, proprio ciò che serviva all’avvenente Megan Fox per
mostrarsi al cinema.
Land of the Lost: Il film è un remake del
telefilm americano dei seventies omonimo, che era rivolto ad una
fascia di pubblico giovanile ricreando con pochi mezzo effetti
speciali che lo includevano con forza nel filone del trash.
Il dottor Marshall assieme ai suoi due fidati assistenti si
ritroverà causa vortice spazio temporale in un mondo abitato da
dinosauri ed essere fantastici, nonostante tutto dovranno cercare
di far ritorno a casa anche rischiando la pelle più volte.
Nei panni del protagonista Will Ferrell, perfetto per parti
divertenti, alla regia Brad Silberling
già visto all’opera con “Casper” e “Lemony Snicket”.
L’Ultima Estate: Tre balordi rapinano un bancomat, ma
prima di fuggire hanno uno scontro a fuoco con una gazzella dei
carabinieri.
Mesi dopo, Paolo e Ilaria, due diciottenni si conoscono e si
innamorano ma presto vedranno forse spezzarsi il loro sogno,
entrambi hanno qualcosa a che vedere con la sparatoria e in
tribunale scopriranno in quale modo ne sono invischiati.
Ambientato a Lampedusa, alla regia c’è la famosa attrice Eleonora
Giorgi, produce con lei Massimo Ciavarro.
Senza Amore: Luigi
è un bambino che vive una vita di sofferenze. A scuola manifesta
disagio e la sua famiglia vive in uno stato di emarginazione.
Si avvicina così un vigile al ragazzo, intento secondo tutti ad
aiutarlo e colmo di attenzioni paterne.
La presenza dell’uomo si fa sempre più scomoda, e Luigi vedrà con i
propri occhi la diffidenza della madre e le vere intenzioni del
vigile.
Eugenio Giordano firma una storia realmente accaduta, dal punto di
vista della vittima, in un mondo di sfiducia dove il difficile è
molte volte attirare l’attenzione del mondo adulto a sostegno dei
più indifesi.
Welcome: Si può fare di tutto per amore, anche
attraversare il Canale della Manica a nuoto forse?
Bilal è un giovane iracheno che vuole raggiungere la sua ragazza in
Gran Bretagna, una volta giunto clandestinamente dalla sua terra
natia in Francia, fa la conoscenza di Simon, istruttore di nuoto
che gli suggerisce il “mezzo” per raggiungere l’isola britannica.
Nella piscina comunale, Bilal si preparerà per questa impresa
all’apparenza impossibile prima che sia troppo tardi, la sua
fidanzata infatti sta per sposarsi contro la sua volontà.
Già vincitore del Premio del Pubblico al Festival di Berlino e
acclamato dal successo di pubblico, “Welcome” è un’opera dura e
drammatica su integrazione e integrità. Sia alla regia che nel
ruolo dell’istruttore di nuoto il bravo Philippe Lioret.