Con la cerimonia di
premiazione terminata proprio qualche minuto fa, i riflettori su
Berlino 2016 si sono definitivamente spenti anche
quest’anno, l’anno della 66a edizione.
Un’edizione, lasciatecelo dire poiché alla fin della fiera
è il nostro compito, un po’ sotto tono rispetto agli anni
passati. Nonostante questa sensazione, gli ottimi film di certo non
sono mancati, come Fuocoammare del nostro
Gianfranco Rosi, L’Avenir di Mia
Hansen-Løve, Quand on a 17 ans
di André Téchiné, ma anche eventi fuori
concorso come Indignation, con i promettenti
Logan Lerman e Sarah Gadon,
Where to Invade Next, il nuovo
documentario capolavoro di Michael Moore. Abbiamo
vissuto sulla nostra pelle anche lo strambo caso del regista
Lav Diaz, che ha tenuto in scacco l’intero festival per una
giornata dalla mattina alla sera, con il suo mostruoso
A Lullaby To The Sorrowful Mistery da 485
minuti (si, 8 ore e 5 minuti). Mentre consegnamo tutto questo ai
ricordi, ecco i vincitori di questo Festival di
Berlino 2016.
Orso d’Oro al miglior film
FUOCOAMMARE di Gianfranco
Rosi
Orso d’Argento Gran Premio
della Giuria
DEATH IN SARAJEVO di Danis
Tanović
Orso d’Argento Alfred
Bauer
A LULLABY TO THE SORROWFUL MYSTERY di Lav
Diaz
Orso d’Argento per la
miglior regia
Mia Hansen-Løve con L’AVENIR
Orso d’Argento alla migliore
attrice
Trine Dyrholm in
KOLLEKTIVET
Orso d’Argento al miglior
attore
Majd Mastoura in INHEBBEK HEDI
Orso d’Argento per la
miglior sceneggiatura
UNITED STATES OF LOVE di Tomasz
Wasilewski
Orso d’Argento per l’apporto
artistico
CROSSCURRENT di Mark Lee Ping-Bing
Miglior Opera
Prima
INHEBBEK HEDI di Mohamed Ben Attia
—
Orso d’Oro per il Migliore
Cortometraggio
BALADA DE UM BATRAQUIO di Leonor
Teles
Orso d’Argento Jury
Prize (Cortometraggio)
A MAN RETURNED di Mahdi Fleifel
Audi Short Film
Award
JIN ZHI XIA MAO (Anchorage
Prohibited) di Chiang Wei Liang
Nella giuria ufficiale del Festival di Berlino 2016, presieduta da Meryl Streep, figurano: Alba Rohrwacher, Clive Owen, l’attore tedesco Lars Eidinger, la filmaker polacca Malgorzata Szumowska, il critico inglese Nick James e la fotografa francese Brigitte Lacombe.