
Felice, con il suo Leone d’Argento Gran Premio della Giuria, un elegante Danis Tanovic, che finalmente grazie a una produzione francese è tornato a girare a Sarajevo: “È stata una grande occasione per me, sono ottimista per la mia terra, anche se è difficile realizzare film laggiù. È importante fare film in Bosnia-Erzegovina oggigiorno, così come sono fondamentali premi come questo, che possono aiutare la distribuzione. Sono orgoglioso.” L’unico Orso d’Oro è però fra le mani di Gianfranco Rosi, che ha dedicato il premio ai Lampedusani: “Mi sono innamorato di Lampedusa, ho una casa in affitto da un anno e mezzo e non riesco a staccarmene. Probabilmente porterò questo Orso fra la gente, con l’arrivo del bel tempo organizzeremo anche una proiezione, nonostante le difficoltà del caso.”
Fuocoammare è un film difficile, che affronta tematiche 
