Bright Star è una elegante pellicola firmata Jane Campion, l’acclamata regista di Lezioni di piano, la quale ha anche scritto la sceneggiatura del film. Presentato al Festival di Cannes 2009, Bright Star racconta la contrastata storia d’amore fra il poeta romantico John Keats e la sua vicina di casa Fanny Brawne. Il titolo del film riproduce quello dell’omonima poesia che Keats ha scritto ispirandosi alla sua innamorata e musa, che dà impulso alla sua creatività.
In Bright
Star la vicenda si svolge a Londra a partire dal
1818, anno in cui iniziò la breve e intensa relazione tra il poeta
inglese e la sua musa esperta di moda. La travagliata storia dei
due protagonisti durò soltanto tre anni, giacché Keats morì di
tubercolosi a Roma a soli venticinque anni, ma dette vita a una
appassionata corrispondenza tra i due che alimentò le rispettive
vite colmandole di un sentimento vigoroso e duraturo che oltrepassa
il tempo.
Bright Star, il film
Bright Star si dipana in due ore che risultano appassionanti anche per chi non conosce la vicenda o il celebre poeta; inoltre si fa apprezzare anche da chi non ama la poesia, ma non può che rimanerne soggiogato guardando Bright Star, film che omaggia i sentimenti e la sacralità degli affetti. Chi ne resterà deluso probabilmente è prigioniero di freddezza emotiva, poiché è impossibile non rimanere catturati dall’esposizione dei versi o dal dolce sentimento che avvolge i protagonisti, gli ottimi Ben Whishaw e Abbie Cornish.
L’eleganza formale della
pellicola si avvale delle struggenti musiche e dei costumi, ma è
dominata da scenografie incantevoli che danno vita a bucolici e
suggestivi scenari: prati fioriti, campi di grano, natura
rigogliosa che sboccia in gran parte delle inquadrature, fino a
suggerire in un paio di scene l’incanto della pittura
impressionista. Pare una primavera eterna e luminosa (che riflette
il rapporto dei protagonisti), talvolta intervallata da piccoli
stralci di un inverno che scorre in pochi secondi, finché giunge il
drammatico finale: il prematuro inverno dell’esistenza nella
primavera di un poeta che sapeva cantare la bellezza. Questa
suggestione è visivamente palesata nelle ultime scene, quando la
fotografia si fa fredda e gelida mentre l’inverno soffoca il
paesaggio un tempo in fiore. Non rimangono dunque che i ricordi e
le parole. Le parole accompagnano i titoli di coda, poetici in
senso letterale, che inducono lo spettatore a rimanere seduto fino
al termine del loro scorrere, con la mente avvinta agli incantevoli
versi decantati.
Bright Star
Sommario
L’eleganza formale della pellicola si avvale delle struggenti musiche e dei costumi, ma è dominata da scenografie incantevoli che danno vita a bucolici e suggestivi scenari