I Muppet: recensione del film con Amy Adams

I Muppet

Dal ’76 all ’81 hanno imperversato nelle tv americane, si sono spostati poi in tutto il mondo e anche da noi in Italia, raccogliendo piccoli fan in tutto il mondo con il loro show che ha cambiato le regole dei programmi per bambini.Adesso arrivano al cinema in un lungometraggio che li riporterà alla ribalta. Sono I Muppet, i simpatici e colorati pupazzi, una via di mezzo tra marionette e burattini, che hanno imperversato in tv per molti anni, diventando protagonisti anche di una serie animata.

 

I Muppet racconta di Gary e Walter sono fratelli, ma quando l’uno crescendo diventerà uomo e l’altro rimarrà piccolo e basso, scopriranno che non possono fare tutto ciò che vogliono insieme, e così Walter si ritaglierà uno spazio tutto suo e incontrerà I Muppet. Diverrà un loro fan accanito e rimarrà tale anche dopo molti anni. Quando però si presenta l’occasione di visitare i Muppet Studios, Walter accompagnato da Gary e la sua ragazza Mary, scoprirà che tutto è in decadenza, che i suoi idoli sono dimenticati e che gli studios stanno per essere acquistati da un magnate del petrolio senza scrupoli, che ha intenzione di trivellare il terreno proprio sotto le location di tanti show divertenti. A Walter non resterà altra scelta che scendere in campo ed aiutare i Muppet a tornare sotto i riflettori, per riavere indietro quello che è loro di diritto.

I Muppet, il film

Il film, incredibilmente noioso per la prima parte, si apre a divertentissime gag verso la metà e soprattutto nel finale, quando i nostri eroi, finalmente riuniti rimettono insieme lo show dei Muppet. Ci sono tutti da Kermit la rana a Miss Piggy, da Animal e Gonzo e tutti sono esattamente gli stessi, solo con qualche anno in più.

La storia è banale e si riduce alla raccolta fondi per tenere in piedi gli studi e il teatro dei pupazzi e sembra assomigliare molto a quei film di fine anni ’30 in cui Mickey Rooney e Judy Garland mettevano in piedi uno show in un granaio. Tuttavia lo spirito con cui il film è stato girato è quello giustamente filologico che dei personaggi così amati meritano, avendo così la capacità di risvegliare in ogni fan ormai cresciuto, il divertimento, la meraviglia, la gioia di guardare ancora il Muppet show.

Anche la metatestualità dello show originale è stata conservata in questo esperimento cinematografico, regalando ancora un altro elemento di valore al film. A testimonianza di quanto i Muppet fossero amati il film diventa poi una caccia al cameo, poiché disseminati per tutta la pellicola ci sono volti notissimi di cinema e tv che si prestano anche per un solo secondo a comparire accanto ai pupazzi, come se fossero le celebrità che un tempo andavano come special guest agli episodi dello show tv. Accanto agli attori principali Jason Segel e Amy Adams che si cimentano in numerosi numeri musicali, scorgiamo qua e là il grande Mickey Rooney, Emily Blunt, Jim Parson, Neil Patrick Harris, Zach Galifianakis e Jack Black nel ruolo di se stesso.

L’operazione nostalgica si può definire decisamente riuscita e chissà che i bambini di oggi non comincino ad affezionarsi ai Muppet di ieri. Se così non dovesse essere, poco male,  c’è un pubblico di 40enni che è già in fila fuori dai cinema in attesa del 3 febbraio.

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