Gladiatori di Roma 3D

Gladiatori di Roma 3D – Ai tempi della Roma Imperiale il piccolo Timo rimane orfano di entrambi i genitori nella terribile eruzione di Pompei. Viene trovato e adottato dal generale Chirone, che lo crescerà nella prestigiosa Accademia dei Gladiatori, con il sogno di vederlo diventare, un giorno, un eroe. Ma da quando Lucilla, figlia di Chirone e amica d’infanzia di Timo, ha lasciato Roma per andare a studiare in Grecia, il giovane sembra essersi arreso ad un destino di nulla facenza in compagnia dei migliori amici Ciccius e Mauritius.

 

Quando però la virginea fanciulla torna in città come promessa sposa di Cassio, valoroso quanto spocchioso guerriero nipote dell’Imperatore Domiziano, Timo dovrà correre ai ripari per riconquistare il suo primo amore. Allenato dalla combattiva e sensuale Diana, la “personal trainer” migliore di Roma, si preparerà fisicamente e mentalmente per il torneo d’inaugurazione del Colosseo, sfidandosi all’ultimo sangue con Cassio.

Prodotto dalla Rainbow CGI e distribuito dalla Medusa Film, Gladiatori di Roma 3D ha potuto contare sulla regia e la scrittura di Iginio Straffi, già creatore della serie tv a cartoni animati Winx Club, e sulla preziosa collaborazione dell’americano Michael Wilson, lo sceneggiatore de L’era glaciale e Shark Tale.

Una miscela vincente di sentimenti, avventura, humour e storia in 3D, per dar vita ad un film che diverte i più piccoli e al tempo stesso strizza l’occhio agli adulti. Numerose, infatti, sono le citazioni e i rimandi ai grandi miti del mondo dei fumetti poi divenuti protagonisti di lungometraggi di successo come Batman, L’incredibile Hulk o Superman. La colonna sonora, in cui alle musiche di Bruno Zambrini si affiancano canzoni note al grande pubblico (“The final countdown” o “The Best” di Tina Turner, tanto per citarne alcune), contribuiscono alla modernità accattivante del cartone.

Il tutto è contornato dal doppiaggio di Luca Argentero, Laura Chiatti e Belen Rodriguez, che hanno prestato le voci rispettivamente a Timo, Lucilla e Diana, ciascuno rappresentazione simbolica di un preciso “tipo” umano (l’adolescente scansafatiche e apatico, la giovane bella ma anche intelligente e la donna guerriera, seducente e sicura di sé). Tra tutti spicca Circe, orrenda nonna di Ciccius e fattucchiera attempata specializzata in pozioni miracolose, che parla in napoletano spinto e si rivela tifosa sfegatata dei combattimenti tra gladiatori.

Questi ultimi sono disegnati come antichi precursori dei calciatori d’oggi, tra allenamenti notturni, intrugli magici (il moderno doping) e fans scatenate al seguito. Con una (facile) morale finale: per avere successo bisogna credere in se stessi. Gladiatori di Roma sarà nelle nostre sale il 18 ottobre in 400 copie.

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Ilaria Tabet
Laureata alla specialistica Dams di RomaTre in "Studi storici, critici e teorici sul cinema e gli audiovisivi", ho frequentato il Master di giornalismo della Fondazione Internazionale Lelio Basso. Successivamente, ho svolto uno stage presso la redazione del quotidiano "Il Riformista" (con il quale collaboro saltuariamente), nel settore cultura e spettacolo. Scrivere è la mia passione, oltre al cinema, mi interesso soprattutto di letteratura, teatro e musica, di cui scrivo anche attraverso il mio blog:  www.proveculturali.wordpress.com. Alcuni dei miei film preferiti: "Hollywood party", "Schindler's list", "Non ci resta che piangere", "Il Postino", "Cyrano de Bergerac", "Amadeus"...ma l'elenco potrebbe andare avanti ancora per molto!