Sing: recensione del film con la voce di Matthew McConaughey

Sing

Dopo una pubblicità martellante e delle recensioni abbastanza positive proveniente da Oltreoceano, arriva il 4 gennaio 2017 nelle nostre sale Sing, il nuovo film d’animazione di Illumination Entertainment e Universal Pictures che vi farà cantare a ballare al più non posso. Alla regia di questo travolgente “cartone animato” c’è Garth Jennings (Guida galattica per autostoppisti), che ha firmato anche la sceneggiatura.

 

La trama di Sing

Buster Moon è un elegante koala proprietario di un teatro un tempo grandioso ormai caduto in disgrazia. Buster è un eterno ottimista, un po’ furfante, che ama il teatro più di qualsiasi altra cosa e che farà il possibile per salvaguardarlo. Di fronte allo sgretolamento della ambizione della sua vita, Buster ha un’ultima occasione di ripristinare il suo gioiello in declino al suo antico splendore, producendo la più grande competizione canora al mondo. Saranno cinque i concorrenti ad emergere: un topo tanto bravo a canticchiare quanto ad imbrogliare; una timida elefantina adolescente con un enorme caso di ansia da palcoscenico; una madre sovraccarica che si fa in quattro per occuparsi di una cucciolata di venticinque maialini; un giovane gorilla che sta cercando di allontanarsi dai reati della sua famiglia di delinquenti; ed una porcospina punk-rock che ha difficoltà a liberarsi di un fidanzato arrogante e a diventare solista. Ogni animale si presenta all’ingresso del teatro di Buster convinto che questa sarà l’occasione per cambiare il corso della propria vita.

sing-articoloSing un film per i bambini…

Come ogni film dedicato ai bambini che si rispetti, Sing attraversa tutte le tappe del genere con intelligenza e leggerezza. Ovunque c’è la metafora della fedeltà a se stessi e della bellezza di seguire i propri sogni e le proprie aspirazioni, senza avere paura di quanto possa essere difficile arrivare dove si desidera. Sing è anche un film musicale, dal ritmo travolgente e che coinvolge un cast vocale di tutto rispetto, complice della bellezza del film. Nonostate il doppiaggio italiano faccia perdere lo splendido lavoro fatto dagli attori originali, le canzoni restano, per fortuna, quelle della versione inglese. Così abbiamo la fortuna di ascoltare le voci canterine di Matthew McConaughey, Seth MacFarlane, Reese Witherspoon, Taron Egerton, Scarlett Johansson, John C. Reilly e Tori Kelly, trai protagonisti, che incantano e commuovono il pubblico.

… che fa riflettere i grandi

I colori di Sing, il tono semplice ed elementare direttamente indirizzato a un pubblico di piccoli, il lieto fine e la struttura canonica non devono trarre in inganno. All’occhio maturo, Sing non appare semplicemente come un film per bambini ma nei dettagli nasconde l’altra faccia della medaglia, l’altra faccia del sogno: la sofferenza, la difficoltà, la paura di fallire, tutto quello che, chi prova a seguire un sogno, conosce molto bene, e nonostante questo continua a sognare e a lavorare. Rosita, Mike, Ash, Eddie, Buster, Johnny, Gunter e Meena ci fanno cantare e divertire ma ci chiedono anche: siamo disposti a correre il rischio di essere davvero noi stessi? Adeguato a tutti i tipi di pubblico, Sing regala 110 minuti di puro intrattenimento musicale, di risate e, per lo spettatore attento, anche lo spazio di una riflessione, tra un bizzarro animaletto e l’altro.

sing

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
sing-recensione-del-filmAdeguato a tutti i tipi di pubblico, Sing regala 110 minuti di puro intrattenimento musicale, di risate e, per lo spettatore attento, anche lo spazio di una riflessione, tra un bizzarro animaletto e l’altro.