28 Anni Dopo: ecco a voi il Sir Jimmy Crystal di Jack O’Connell

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Prima dell’uscita di 28 Anni Dopo di Danny Boyle e Alex Garland (qui la nostra recensione), tutto ciò che sapevamo del misterioso personaggio di Jack O’Connell era che si faceva chiamare Sir Jimmy Crystal e che era (molto probabilmente) responsabile dell’incisione di quelle iniziali sull’uomo infetto che Jamie (Aaron Taylor-Johnson) e Spike (Alfie Williams) trovano appeso e in fin di vita durante il loro viaggio sulla terraferma.

Jimmy ha solo un ruolo marginale nel film. Lo incontriamo per la prima volta da bambino nella scena iniziale, quando perde l’intera famiglia in un attacco infetto, e torna negli ultimi momenti del film per salvare Alfie che viene messo alle strette da un gruppo di Ragers. Jimmy adulto e i suoi seguaci – che si fanno chiamare tutti Jimmy – sono vestiti come il famigerato DJ e presentatore televisivo britannico Jimmy Savile, morto nel 2011 dopo una lunga storia di abusi sessuali su minori.

“Ha a che fare tanto con la cultura pop quanto con l’abbigliamento sportivo, con il cricket, con il sistema di onorificenze”, ha detto Boyle a Business Insider a proposito della decisione di far adottare a Crystal e al suo culto il look distintivo di Savile. “È tutto un po’ come un intreccio in questo ricordo parziale, aggrapparsi a cose e poi ricrearle come immagine per i seguaci”. “È un caleidoscopio, vero?” ha aggiunto Garland a proposito del personaggio di O’Connell. “Una specie di caleidoscopio psichedelico, strafatto”. “Il problema del guardare indietro è quanto sia selettiva la memoria”, ha continuato lo scrittore. “Sceglie a caso, soffre di amnesia e, soprattutto, ricorda male. Viviamo in un’epoca dominata da un passato ricordato male“.

Jimmy Crystal (O’Connell) e la sua banda dovrebbero avere un ruolo molto più importante nel sequel di Nia DaCosta, 28 Years Later: The Bone Temple, girato contemporaneamente a questo film e la cui uscita è prevista per il prossimo anno.

Secondo la sinossi ufficiale, “Sono passati quasi tre decenni da quando il virus della rabbia è sfuggito a un laboratorio di armi biologiche e ora, ancora in una quarantena imposta senza pietà, alcuni hanno trovato il modo di sopravvivere tra gli infetti. Uno di questi gruppi di sopravvissuti vive su una piccola isola collegata alla terraferma da un’unica strada rialzata pesantemente difesa. Quando uno del gruppo lascia l’isola per una missione nel cuore oscuro della terraferma, scopre segreti, meraviglie e orrori che hanno mutato non solo gli infetti, ma anche altri sopravvissuti.”

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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