Le Maledizioni è basata su una storia vera?

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Creata da Daniel Burman, la serie Netflix Le Maledizioni (Maledictions o Las maldiciones) racconta il gioco al gatto e al topo tra Fernando Rovira, governatore di una regione argentina, e il suo fidato collaboratore Román Sabaté, che rapisce Zoe, la figlia del politico. Già alle prese con problemi politici dovuti alla potenziale approvazione di una legge nel parlamento regionale, il governatore si trova ad affrontare un caos inaspettato quando deve scegliere tra le sue ambizioni politiche e la sicurezza di sua figlia.

Mentre Fernando cerca di impedire l’approvazione della legge sull’acqua con intrighi e inganni, Román lavora dalla parte opposta per garantire che la legge venga approvata, ma trova anche difficile gestire le complessità del rapimento che ha compiuto, mentre svela misteri che potrebbero avere conseguenze sociopolitiche. La serie thriller poliziesca argentina esplora in modo toccante temi come la moralità, il sacrificio, il potere politico e la segretezza, mentre naviga anche nelle relazioni tra individui complessi.

Le Maledizioni (Maledictions o Las maldiciones) cattura l’essenza del romanzo di Claudia Piñeiro

Le Maledizioni (Maledictions o Las maldiciones) è una storia di fantasia basata sul romanzo di Claudia Piñeiro “Las maldiciones”, che parla di politica in modo intricato. La sceneggiatura, scritta dall’autore insieme a Natacha Caravia, Martín Hodara, Andrés Gelós e Pablo Gelós, riflette le idee del romanzo, pur mantenendo il proprio stile cinematografico. Nella serie, il tema centrale è l’approvazione della legge sull’acqua, che ha una posta in gioco reale per i politici e gli uomini d’affari coinvolti. Anche il romanzo affronta tematiche simili e intreccia le vite di politici, consiglieri e altre parti correlate che ricoprono posizioni di potere.

Parlando con La Nacion, Daniel Burman ha detto che Claudia ha creato personaggi con dilemmi morali che hanno ispirato la creazione della serie. Quando gli è stato chiesto perché avesse scelto di realizzare una miniserie e non un film, ha spiegato la sua scelta, affermando che il libro di Claudia lo ha immediatamente ispirato e che ha trovato molto strano e meraviglioso il fatto che un materiale non suo potesse dettare non solo la storia, ma anche il modo in cui viene narrata. Parlando con La Voz, Gustavo Bassani, che interpreta Román Sabaté nella serie, ha detto che il suo personaggio pensa di poter cambiare qualcosa, ma improvvisamente quel mondo diventa un luogo in cui il desiderio di potere è estremamente forte. Lo descrive come nuotare controcorrente, cosa impossibile che porta all’annegamento. Quindi, l’unica possibilità è uscire dall’acqua vivi.

Claudia Piñeiro ha fatto eco al sentimento dell’attore in un’intervista con Zenda, spiegando che il suo romanzo si concentra sulla dinamica di potere tra due personaggi, Fernando Rovira e Román Sabaté. Questo rapporto si evolve da capo-dipendente a maestro-apprendista e, infine, a leader politico-assistente. L’autrice ha aggiunto che il mondo politico era l’ambientazione più adatta per questo comune squilibrio di potere, in cui il responsabile alla fine detta i sacrifici richiesti per sé stesso e per il partito politico. La serie riflette i messaggi e i personaggi del romanzo in modo da onorarne l’eredità. Nonostante la natura fittizia dei personaggi, essi esistono in un mondo che presenta una sorprendente somiglianza con il mondo reale, anch’esso basato su dinamiche di potere.

La narrazione tocca in modo intricato la politica del litio

Uno dei temi principali della serie è l’esplorazione della politica basata sulle risorse, in particolare in relazione al litio, che è una risorsa importante per il Paese. Questa risorsa, significativa dal punto di vista geopolitico, agisce come una forza decisiva che determina le azioni dei personaggi principali, in particolare Fernando e Román. Secondo un rapporto del 2023 del Lowy Institute, l’Argentina è emersa come uno dei principali attori nell’arena della politica del litio, potenzialmente in grado di rivaleggiare con l’Australia. Il Paese sudamericano detiene la quota maggiore al mondo di litio dei laghi salati, che costituisce il 21% del totale globale, ed è relativamente economico estrarre la risorsa nel suo territorio. Nonostante ciò, produce solo il 6% del litio mondiale, rimanendo indietro rispetto all’Australia e al Cile, che hanno una quota maggiore nella produzione globale.

Ciò è dovuto principalmente alla mancanza di tecnologia, che ha portato l’Argentina a offrire incentivi come agevolazioni fiscali per attirare capitali stranieri, in particolare dalla Cina. Le aziende cinesi hanno risposto aumentando il loro coinvolgimento in Argentina, costruendo partnership durature con gruppi locali investendo in infrastrutture chiave e condividendo tecnologie rispettose dell’ambiente. Nella narrazione, questa realtà è strettamente simile alle azioni di Fernando, che cerca di formare un’alleanza con la Mapple Corporation per garantire che il litio venga estratto in grande quantità. Questo è anche il motivo alla base della sua opposizione al disegno di legge sull’acqua, che essenzialmente limiterà il potere dello Stato e delle aziende di estrarre litio senza limiti o regolamentazioni.

Quindi, l’arco narrativo del personaggio di Fernando non è solo un caso di rappresentazione di un politico corrotto, ma riflette anche la realtà geopolitica della regione che serve. Egli ignora deliberatamente i costi dell’estrazione non regolamentata del litio e sceglie di ingraziarsi le grandi aziende. Tuttavia, non lo fa esclusivamente a proprio vantaggio, perché crede che le aziende saranno in grado di fornire posti di lavoro e risorse alla popolazione, nonostante il costo ambientale. Questo conflitto tra natura e interessi economici è al centro della narrazione, che aggiunge autenticità alla sua rappresentazione del panorama politico argentino.

Secondo un rapporto del 2025 di Mongabay, nel 2022 l’International Finance Corporation (IFC), il braccio privato della Banca Mondiale, ha concesso un prestito di 180 milioni di dollari alla Allkem, una società mineraria australiana. Questo prestito era destinato a una miniera di litio situata nel salar del Hombre Muerto, nella provincia argentina di Catamarca. Il rapporto aggiunge che il Salar del Hombre Muerto deve affrontare una carenza idrica aggravata dall’estrazione del litio e che il progetto non ha consultato adeguatamente le comunità locali. Alcuni critici hanno anche sottolineato che il progetto viola il diritto internazionale e che le miniere compromettono il territorio ancestrale delle comunità indigene. L’intreccio tra finzione e realtà è evidente in questo caso, poiché la serie fa riferimenti molto specifici ai diritti delle popolazioni indigene e al modo in cui l’estrazione del litio le sta danneggiando.

Redazione
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