A.I. – Intelligenza artificiale: curiosità sul film di Steven Spielberg

-

Steven Spielberg è autore di innumerevoli capolavori e film che hanno contribuito a disegnare l’immaginario collettivo, e mai come negli ultimi anni, A.I. – Intelligenza artificiale sembra un titolo promonitore di quello che sta avvenendo nel mondo. La storia di David potrebbe presto diventare realtà, confermando ancora una volta che il genio di Spielberg ha avuto sempre la sensibilità per raccontare il mondo.

Stanley Kubrick lavorò al progetto per vent’anni prima della sua morte, ma lungo il percorso chiese a Steven Spielberg di dirigerlo, affermando che era “più vicino alla sua sensibilità“. I due collaborarono per diversi anni, e Kubrick fornì a Spielberg un trattamento completo della storia e molti disegni concettuali per il film prima della sua morte, che Spielberg utilizzò per scrivere la sua sceneggiatura. Contrariamente a quanto si crede, Spielberg afferma di aver introdotto molti degli elementi più cupi nella storia, mentre il contributo principale di Kubrick consisteva principalmente nelle parti più “dolci”. In un’intervista del 2002 con il critico cinematografico Joe Leydon, Spielberg affermò che la parte centrale del film, inclusa la Fiera della Carne, era una sua idea, mentre i primi quaranta minuti, l’orsacchiotto e gli ultimi venti minuti erano tratti direttamente dalla storia di Kubrick. Ian Watson, autore del trattamento originale di Kubrick, ha confermato che perfino il finale tanto criticato, ritenuto da molti una tipica aggiunta di Spielberg, era “esattamente ciò che (lui) aveva scritto per Stanley, ed esattamente ciò che voleva, filmato fedelmente da Spielberg”.

La trama di A.I. – Intelligenza artificiale

Nel ventiduesimo secolo la Terra è devastata dall’effetto serra e dall’innalzamento degli oceani. La tecnologia, però, ha raggiunto livelli tali da creare i Mecha, robot umanoidi. La Cybertronics, guidata dal professor Hobby, sviluppa David, il primo bambino-robot capace di provare amore, destinato alle coppie senza figli. Viene affidato ai coniugi Swinton, che hanno un figlio malato, Martin. Monica, inizialmente diffidente, attiva l’imprinting e David la ama come una vera madre. Con il ritorno di Martin, guarito, l’equilibrio familiare si spezza: il bambino vede David come una minaccia e lo tormenta fino a provocare incidenti. Dopo un episodio pericoloso, Monica, pur affezionata, lo abbandona nel bosco con il peluche-robot Teddy.

In fuga, David rischia la distruzione in una “Fiera della Carne”, ma viene risparmiato per le sue fattezze. Incontra Gigolò Joe, un Mecha in fuga, e parte con lui alla ricerca della Fata Turchina per diventare umano. Dopo varie peripezie, a Manhattan David scopre di essere solo una copia seriale e tenta il suicidio. Si convince poi di aver trovato la Fata, ma resta intrappolato sott’acqua per millenni, pregandola invano.

Duemila anni dopo, Mecha evoluti lo risvegliano. Usando un capello di Monica, ricreano sua madre per un solo giorno. David, finalmente amato, vive la sua giornata più felice e si spegne accanto a lei.

Le curiosità su A.I. – Intelligenza artificiale

  • La lista di parole che Monica Swinton (Frances O’Connor) dice a David (Haley Joel Osment) per renderlo capace di amare era la lista originale, scritta da Stanley Kubrick.
  • L’idea di includere la band industrial metal “Ministry” nel film fu di Kubrick. Era un loro grande fan e chiamò il cantante Al Jourgensen chiedendogli se gli sarebbe piaciuto partecipare al film. Al, pensando che fosse solo uno scherzo, gli riattaccò il telefono in faccia.
  • Questo film ha anche introdotto lo studio virtuale, una tecnica che ha permesso al regista Steven Spielberg di camminare in una versione virtuale di Rouge City con la sua telecamera e di selezionare alcune inquadrature. Questa tecnica è stata utilizzata nella trilogia de Il Signore degli Anelli.
  • Veri amputati hanno interpretato alcuni dei robot con arti mancanti.
  • Per accentuare il suo aspetto non umano, ogni giorno prima delle riprese, la pelle esposta di Haley Joel Osment (viso, braccia, mani, ecc.) veniva rasata per conferirgli un aspetto più plastico.
  • Il World Trade Center è visibile nelle scene di New York City di questo film, ambientate molti anni dopo il 2001. Meno di tre mesi dopo l’uscita del film, il World Trade Center fu distrutto dagli attacchi terroristici dell’11 settembre. Nonostante il rischio di polemiche e critiche, Steven Spielberg lasciò le Torri Gemelle nell’uscita in DVD.
  • Il film doveva originariamente intitolarsi “A.I.”, ma dopo un sondaggio è emerso che troppe persone pensavano si trattasse di A1. Il titolo fu cambiato in A.I., Intelligenza Artificiale, per evitare che si pensasse che si trattasse di salsa per bistecca.
  • Sebbene Jack Angel avesse registrato la maggior parte del suo lavoro vocale per Teddy in una cabina di registrazione, gli fu chiesto di essere sul set ogni giorno, poiché Spielberg voleva che apportasse immediatamente modifiche alle battute quando necessario. Angel era felicissimo di poter lavorare personalmente accanto a Spielberg per tre mesi e mezzo, considerandolo un enorme onore.
  • Haley Joel Osment suggerì a Steven Spielberg che il suo personaggio (David) non dovesse battere le palpebre. Spielberg acconsentì e andò oltre, suggerendo che nessuno degli androidi dovesse battere le palpebre. Anche se, molti di loro lo fanno.
  • Robin Williams registrò i suoi dialoghi per questo film con Stanley Kubrick alla regia, molto tempo prima che Steven Spielberg fosse incaricato della regia. In L’uomo bicentenario (1999), Williams interpreta un androide che vuole diventare umano.
Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
- Pubblicità -
 

ALTRE STORIE

- Pubblicità -