Chi è Alberto Genovese, la cui caduta è raccontata nella docuserie Terrazza Sentimento?

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Balzato in cima alla Top 10 di Netflix, la docu-serie Terrazza Sentimento di Netflix racconta la discesa di Alberto Genovese, elemento raccontato in maniera perfetta dal titolo internazionale della serie: Start Up, Fall Down: From Billionaire to Convict. Ma chi è Alberto Genovese?

Alberto Maria Genovese è uno di quei nomi che, fino a pochi anni fa, evocavano il successo sfavillante dell’imprenditoria digitale italiana. Nato a Napoli nel 1977 e laureato in Economia Aziendale alla Bocconi di Milano, Genovese era considerato un enfant prodige della nuova generazione di imprenditori tech. Dopo aver lavorato per colossi come Goldman Sachs e McKinsey, aveva fiutato per tempo il potenziale del web applicato ai servizi di confronto online.

Nel 2008 fondò Facile.it, il portale che permette di comparare assicurazioni, mutui, prestiti e tariffe. In pochi anni la piattaforma diventò un colosso del settore, contribuendo a trasformare le abitudini dei consumatori italiani. Genovese si guadagnò un posto di rilievo tra gli innovatori più influenti del Paese, e la sua immagine di imprenditore visionario sembrava destinata a consolidarsi. Dopo aver lasciato Facile.it, lanciò Prima Assicurazioni, altra startup di successo, e investì in numerosi progetti digitali, dal fintech al mercato dell’auto usata.

Chi è Alberto Genovese?

Ma dietro la facciata del successo e della ricchezza crescente, si nascondeva un lato oscuro che sarebbe emerso clamorosamente nel 2020. Nel novembre di quell’anno, Genovese fu arrestato a Milano con l’accusa di violenza sessuale aggravata e uso di sostanze stupefacenti ai danni di una ragazza di 18 anni. I fatti, avvenuti nel suo attico di lusso in piazza Santa Maria Beltrade — ribattezzato dai media “Terrazza Sentimento” — segnarono l’inizio di una vicenda giudiziaria che avrebbe scosso l’opinione pubblica.

Le indagini rivelarono un mondo di feste estreme, consumo smodato di droghe e comportamenti abusivi. Le testimonianze e i video trovati sui dispositivi di Genovese delinearono uno scenario inquietante: giovani donne invitate a eventi privati, dove spesso finivano in condizioni di totale incoscienza a causa delle sostanze somministrate. Nel 2023, dopo due anni di processo, Genovese è stato condannato in via definitiva a quasi sette anni di reclusione per violenza sessuale aggravata su due ragazze. La sua richiesta di affidamento terapeutico è stata respinta, e l’ex imprenditore si trova tuttora in carcere.

A completare il quadro, nel 2024 è arrivata anche una condanna per evasione fiscale, con un patteggiamento da 75 mila euro. Una parabola drammatica, che ha trasformato l’ex simbolo del talento digitale italiano in un caso emblematico di eccesso, abuso e autodistruzione.

Cortesia di Netflix

La storia di Genovese è tornata al centro del dibattito pubblico con la docuserie Terrazza Sentimento, uscita su Netflix nel 2025. Il titolo richiama proprio l’appartamento milanese dove si sarebbero svolti i fatti e che è diventato, suo malgrado, il simbolo di un mondo fatto di potere, denaro e perdita di controllo. La serie, con un approccio investigativo e narrativo, ricostruisce gli eventi attraverso le testimonianze delle vittime, dei giornalisti e delle persone vicine all’imprenditore.

Il tono della docuserie è ambivalente: da un lato mostra l’ascesa straordinaria di Genovese nel panorama tech italiano, dall’altro mette in luce il baratro morale e umano in cui è precipitato. Non si limita a raccontare un caso giudiziario, ma esplora le dinamiche di un ambiente in cui il successo può diventare un acceleratore di dipendenze e ossessioni. La “Terrazza Sentimento” diventa così una metafora di un mondo dove tutto è possibile e dove i limiti — morali, legali, personali — vengono progressivamente cancellati.

Guardando oggi la vicenda con il senno di poi, la figura di Alberto Genovese appare quasi tragica. Un uomo che ha avuto tutto — intelligenza, ricchezza, riconoscimento — e che ha distrutto la propria vita (e quella di altre persone) dietro un’apparente ricerca di piacere e libertà assoluta. La sua storia, narrata dai giornali e oggi dal linguaggio cinematografico di Netflix, diventa il ritratto di una generazione di imprenditori travolta dalla velocità del successo e dalla fragilità del potere.

Terrazza Sentimento non è solo la cronaca di un crimine: è anche il racconto di un’epoca, quella delle startup e dell’illusione dell’invincibilità, in cui il confine tra genialità e autodistruzione si è fatto pericolosamente sottile.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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