

Nonostante sia meno conosciuto dei colleghi, Carr, morto nel 2005 di un tumore, fu un esponente di spicco della Beat Generation e la storia vuole che sia stato proprio lui a mettere in contatto Ginsberg con Jack Kerouac (interpretato da Jack Huston, Boardwalk Empire) e William Burroughs (Ben Foster). L’altro protagonista di questo film quasi completamente “al maschile”, eccezion fatta per la presenza di Elizabeth Olsen e Jennifer Jason Leigh, è il talentuoso e innamorato intellettuale David Kammerer, che ha il volto di Michael C. Hall, anche lui impegnato a non farsi ricordare solo per Dexter.
Allen Ginsberg, alle prese con una mamma malata di mente e un papà poeta, incontra all’università l’affascinante, carismatico e tormentato Lucien, a sua volta oggetto dell’amore ossessivo di Kammerer. Dopo innumerevoli, allucinate scorribande per le strade e i locali notturni della città, i due ragazzi, insieme a un già ribelle Jack Kerouac e al già tossicodipendente William Burroughs, saranno coinvolti nell’omicidio dell’ammiratore di Carr. Buona parte del film ruota intorno al dubbio sulla colpevolezza dei giovani, connessi dalle velleità intellettuali, ma soprattutto dall’ammirazione per il bel Lucien, tanto desiderato quanto poco talentuoso rispetto ai suoi pari. Ben diversa l’opinione sul talento performativo di Dane DeHaan, che, secondo alcuni, oscura spesso e volentieri quello dei già noti colleghi.
