Uno scienziato (Christoph Waltz) alienato e ormai
incapace di amare che vive isolato dal mondo, un mondo dominato
dalle videocamere e sotto la tirannica egidia di Management
(Matt
Damon), una oscura presenza che controlla la vita di
ognuno. Saranno Joby (David Thewils) il giovane
figlio prodigio dello stesso tiranno ed una giovane donna
tentatrice a risvegliare antiche passioni nell’animo disilluso di
Qohen Leth e spronarlo a perseguire la sua ricerca del senso della
vita e dell’esistenza.
Questa, in breve, la nuova favola
fantascientifica che il geniale Terry Gilliam è
pronto a raccontarci, riprendendo un filo interrotto ma mai
dimenticato di quel cervellotico quanto affascinante viaggio
filosofico che fu Brazil, nell’ormai
lontano 1985.

Un film cui idea nacque nel 2009 e che prevedeva la presenza di Billy Bob Thornton nelle vesti del protagonista ma che si interruppe improvvisamente per non meglio precisati motivi; dopo la scomparsa, nel luglio 2012, del produttore Richard Zanuck, il figlio Dean ha preso in mano la situazione riproponendo a Gilliam il progetto. Scelto un nuovo quanto intrigante cast, il regista di Parnassus (sua ultima fatica cinematografica) si è circondato dei soliti e fedeli collaboratori come George Fenton, compositore britannico cui musica ha un ruolo determinante nel film, oltre all’italiano Nicola Pecorini alla fotografia che già ha lavorato con Gilliam proprio in Parnassus e in Paura e delirio a Las Vegas.
Le riprese di The Zero Theorem si sono svolte interamente in Romania tra l’ottobre e il dicembre del 2012 ed ha già avuto un primo contatto con il pubblico e la critica nel corso dell’ultima edizione del Festival di Venezia; le prime reazioni non sono state propriamente esaltanti ma ora si attendono quelle del grande pubblico che sarà il solo ed unico giudice. The Zero Theorem di Terry Gilliam uscirà nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 19 dicembre e sarà distribuito dalla Moviemax.
