Esce in questi giorni
in libreria il romanzo La Porta di Cagliostro, edito da Felici
Editore e scritto da Massimiliano Brenna. Il libro racconta la
storia di Patrizia, un’allegra e spensierata ragazza
viterbese, impegnata nei suoi studi
universitari. Nulla sembra turbare la sua routine quotidiana, fino
a quando Michele, il suo migliore amico, non le trova un
meraviglioso e confortevole appartamento nel cuore della borgata
romana. Ma un impercettibile senso di minaccia si impossessa della
giovane. Poco tempo dopo, il presagio si materializza in strani
rumori, incubi notturni, visioni demoniache.
Il condominio, una vecchia ed imponente struttura, sembra nascondere le tracce di un arcano mistero. Un passato oscuro si apre davanti agli occhi terrorizzati di Patrizia e Michele, che, loro malgrado, si troveranno costretti a fare i conti con una tremenda forza che irrompe dal passato attraverso la Porta di Cagliostro.
Il romanzo si qualifica come una via di mezzo tra Rosemary’s Baby e 28 giorni dopo, una terrificante avventura dalle tinte forti che trascinerà il lettore lungo sinistri corridoi, lugubri rampe, tramite le quali un antico male mai sopito sta tornando sino a noi. La prefazione al testo è di Francesco Lomuscio.
Massimiliano Brenna nasce a Roma nel 1977. Studia presso l’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione “Roberto Rossellini”. Si diploma nel 1997 e ad oggi lavora come impiegato statale. Da sempre amante del cinema e della letteratura di genere, si dedica a questa passione scrivendo racconti dell’orrore. “La porta di Cagliostro” è la sua seconda opera letteraria, a tre anni dall’esordio “Ordine biologico”.