
La DC ha sempre portato al cinema i supereroi, la Marvel ha avuto negli anni la necessità di ‘dividere’ il gruppo (con Spider-Man alla Sony e X-Men e Fantastici 4 alla Fox). In passato è sembrato che tutto fosse semplice per Batman e Superman, rispetto ai cugini poco conosciuti dalle grandi masse, Capitan America e Iron Man. Quando però la Marvel ha deciso di prendere in mano il suo destino cinematografico, la musica è cambiata. Sono arrivati Thor, Cap e soprattutto Iron Man. Sono arrivati gli Avengers.
Se Man of Steel doveva essere solo un reboot della figura di Superman al cinema, l’enorme successo economico del film ha spinto la DC Comics, e dietro di lei la Warner Bros, a cercare di mettere in piedi un programma articolato che vede susseguirsi da qui ai prossimi anni nove film di supereroi, nove storie che, dopo l’annuncio della Fase 3 della Marvel Studios, avranno come avversari diretti dei film e dei personaggi che hanno dalla loro una pianificazione aziendale di prim’ordine, un fandom (non quello da fumetteria ma quello da cinema) già educato e affezionato, e una macchina produttiva già avviata.
La Marvel, con Captain America The Winter Soldier e con Guardiani della Galassia, ha dimostrato di essere in grado di potersi evolvere, di guardare oltre e di riuscire a realizzare dei film apprezzati anche dalla critica. Il suo futuro si immagina su questa direttiva. La risposta, per la DC, si può trovare soltanto nella scelta oculata dei narratori di favole a cui si affiderà, e se Zack Snyder, che piaccia o meno, riesce a piegare il materiale di partenza dei suoi personaggi al suo stile, la soluzione è presto individuata: la Warner Bros deve affidarsi a registi affermati, capaci, che trovano nel supereroe da raccontare qualcosa di se stessi e del proprio cinema (come hanno fatto benissimo in modi diversi Tim Burton e Christopher Nolan). Se effettivamente il film Warner Bros/DC vuole contrastare, al cospetto dello spettatore, la super potenza Marvel/Disney, costituitasi nel corso di anni di successi al box office e di pianificazione attenta, deve cambiare il gioco, senza emulare, ma trovando la propria strada. E quella dell’autorialità può essere una soluzione interessante. Altrimenti, considerando anche la forza di titoli quali Civil War o Infinity War, Superman, Batman e compagnia, saranno costretti a soccombere sotto i colpi dei Vendicatori.
