Black Panther: è importante che il regista sia di colore?

Nonostante sia stato annunciato ormai da oltre un anno che Chadwick Boseman sarà il protagonista di Black Panther, il film non ha ancora una regista, nonostante la sedia sia stata offerta dalla Marvel a numerosi potenziali pretendenti, tra cui anche Ava DuVernay e F. Gary Gray.

 

Adesso sembra che nel mirino dello Studio sia entrato Ryan Coogler, già autore di Fruitvale Station e adesso in giro per il tour promozionale di Creed.

Dopo le dichiarazioni di Anthony Mackie (Falcon) in merito alla questione dell’etnia del regista che avrebbe raccontato la storia di T’Challa, il regista ha replicato che per lui invece è molto importante che dietro alla macchina da presa che porterà sullo schermo Black Panther ci debba essere qualcuno di colore.

Secondo Coogler infatti si tratta di una vicinanza al personaggio che chi ne condivide l’etnia capisce, in questo modo riuscirà a raccontarne meglio le vicende. E prende ad esempio la filmografia di Martin Scorsese, dichiarando che i migliori film del regista newyorkese sono stati  quelli che raccontano la comunità italo americana in America, perché è li che Scorsese è cresciuto ed è quell’ambiente che sente suo e che riesce a trasporre meglio sul grande schermo. Lo stesso discorso vale per un eventuale regista di Black Panther che, nel caso in cui sia di colore secondo Coogler, sarà meglio in grado di raccontare il personaggio.

Siete d’accordo?

Chadwick Boseman, interprete del personaggio protagonista, ha firmato un contratto per cinque film. Il primo sarà ovviamente Captain America Civil War, che uscirà il 6 maggio 2016. Poi ci sarà il suo film solo, Black Panther, per il 3 novembre del 2017. Se poi dovesse apparire sia in Avengers Infinity War Parte I e Parte II (rispettivamente al cinema il 4 maggio 2018 e il 3 maggio 2019), rimarrebbe poi un altro film in cui vedremo l’attore.

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