Richard Gere rende omaggio al Dalai Lama al Karlovy Vary Film Festival

Presente alla 50° edizione del Karlovy Vary Film Festival, in Repubblica Ceca, Richard Gere ha ricevuto il premio Crystal Globe, per lo straordinario contributo al cinema mondiale. Nel suo discorso però l’attore ha voluto rendere omaggio al leader spirituale del Tiber, il Dalai Lama, che quest’anno il 6 luglio farà 80 anni.

 

Gere si è congratulato con il popolo ceco per avere avuto un ex presidente come il defunto Vaclav Havel, che aveva accolto il Dalai Lama nel suo paese, a differenza di molti altri leader politici che non lo hanno fatto per paura della Cina, che controlla il Tibet.

“Una delle cose straordinarie – in un mondo che è quasi totalmente controllato dal governo comunista cinese in questo momento – è che Vaclav Havel ha invitato Sua Santità a venire qui, farsi fotografare con lui, trascorrere del tempo con lui, fu amato da lui, abbracciato, è stato uno dei pochissimi, ed è stato sicuramente uno dei pochissimi paesi, che lo ha fatto “, ha detto Gere.

”Così ho intenzione di ringraziarlo, ma voglio ringraziare tutti voi per onorare e avere un presidente così straordinario, che ha fatto continuamente cose del genere. E spero che la Repubblica ceca, la grande Repubblica ceca, continuerà a fare queste straordinarie, cose meravigliose”, ha detto, accolto da applausi e acclamazioni da parte del pubblico.

Nel suo discorso, Gere ha anche onorato le migliaia di membri del cast e dell’equipaggio che hanno lavorato sui suoi film, ”che meritano questo tanto quanto me, perché se qualcuno di loro avesse sbagliato io non sarei qui adesso. Mi piace il fatto che facciamo insieme tutto questo’‘, ha detto. “E se stiamo raccontando le storie o guardando le storie è lo stessa cosa. E si spera che questo sia un universo di responsabilità, quello che dice che possiamo fare qualsiasi storia che vogliamo. Dobbiamo lavorare, ma possiamo creare, e fare, e vivere in ogni storia che vogliamo. Quindi cerchiamo di fare una storia che è tranquilla, che è generosa, che è gioiosa, che è amore, che è sexy, che è divertente, che tutti possiamo abitare insieme”.

Nel prendere atto del grande anniversario, il presidente del festival Jiri Bartoska ha detto che 50 anni non sono molti per una vita umana, “ma 50 anni sono un tempo lungo per un evento culturale“. La cerimonia di apertura è stata caratterizzata da un ironico, in parte documentario animato, best-of, raccontando le origini del festival durante la Guerra Fredda e il braccio di ferro che ne seguì tra i Sovietivi e gli artisti dei film.

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