Dopo i rumors dei giorni scorsi, è stato confermato l’annuncio di vendita della DreamWorks Animation, studio cinematografico specializzato nell’animazione tradizionale e CGI, creatore di film d’animazione di successo come Shrek, Kung Fu Panda e Dragon Trainer.

 

La NBCUniversal ha concluso l’accordo da 3.8 miliardi di dollari per comprare la DreamWorks Animation. Poco più di quanto pagato dalla Disney per comprare la LucasFilm ($4 miliardi) nel 2012 e la Marvel ($3.96 miliardi) nel 2009.

L’acquisto rafforzerà il gruppo, già proprietario del colosso Comcast, il più grande fornitore di TV via cavo degli Stati Uniti, contro la concorrenza Disney, Time Warner e Viacom, nel campo dell’intrattenimento per la famiglia.

Dopo la vendita, Jeffrey Katzenberg, amministratore delegato dello studio d’animazione dopo la separazione dalla DreamWorks SKG nel 2004, diventerà presidente della DreamWorks Animation New Media, ma continuerà a lavorare come consulente per la NBCUniversal.

Katzenberg aveva già provato a vendere la compagnia negli anni passati: l’accordo con Hasbro per 2,3 miliardi di dollari però era saltato nel 2014.

L’operazione sarà supervisionata da Chris Meledandri, capo della divisione d’animazione dell’Universal’s Illumination Entertainment.
Il marchio DreamWorks Animation resterà intatto.

In un comunicato stampa l’amministratore delegato della NBCUniversal Steve Burke ha dichiarato che l’acquisto di DreamWorks Animation li aiuterà a far crescere i loro prodotti per il cinema, la televisione, i parchi a tema negli anni a venire. “Siamo stati fortunati di avere il fondatore della Illumination Chris Meledandri ad aiutarci e guidarci nella crescita della società” ha detto.

L’accordo verrà concluso entro la fine del 2016, dopo che l’antitrust avrà stabilito la legalità dell’operazione. La clausola in caso di annullamento del contratto prevede un risarcimento di 200 milioni di dollari.

Inoltre nel 2017 scadrà il contratto con la 20th Century Fox per i diritti di distribuzione dei film della DreamWorks Animation.

Fonte: Variety

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