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Di tutti i più recenti adattamenti cinematografici (e riletture) dei fumetti DC, il Joker presentato e premiato a Venezia è l’unico ad aver scelto un’ambientazione “retrò”, con le disavventure del comico fallito Arthur Fleck inserite nel contesto degli anni Ottanta. C’è però una ragione dietro questa mossa specifica rispetto ai contemporanei Justice League, Suicide Squad e Batman v Superman, e a spiegarla è il regista Todd Phillips parlando di ciò che l’ha spinto a tornare nel 1981 per raccontare questa storia:

Per me il tempo era fondamentale per separare il film dall’universo DC. Quando ho presentato il progetto alla Warner Bros, con la sceneggiatura e tutto, volevo che fosse chiara l’assenza di qualsiasi legame con i cinecomic finora realizzati da loro. Joker faceva parte di un universo separato, e perciò doveva svolgersi nel passato, prima di ogni altra cosa“.

Lo stesso Phillips aveva detto in precedenza che il film è nato con l’intenzione di staccarsi dall’universo in cui esistono anche Wonder Woman o Aquaman, perché Joker “non è realmente collegato al DCEU, e questa era la nostra intenzione fin dall’inizio. L’idea era la nascita di un’etichetta parallela per la DC in cui poter inserire questo tipo di studio del personaggio, con produzione a basso costo. Quindi il film non è mai stato pensato per connettersi ad un mondo più grande, e non lo vedo connettersi a nulla in futuro.”

Ovviamente questo esclude ogni possibilità di vedere il clown principe del crimine interpretato da Joaquin Phoenix in un futuro crossover con altri personaggi (ad esempio il nuovo Batman di Robert Pattinson), come sembrano ridotte al minimo le opportunità di ottenere un sequel.

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Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato negli anni Ottanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Venezia 76: una notte da Leone (d’oro) per Todd Phillips e Joker

Fonte: Cinemablend