Di recente, Hugh Jackman ha partecipato come ospite al Jess Cagle Show su SiriusXM. Durante l’intervista (via ComicBook), si è discusso della sua candidatura agli Emmy 2020 come miglior attore in una miniserie per il suo ruolo in Bad Education, categoria in cui è stato riconosciuto anche il lavoro di Mark Ruffalo per la sua interpretazione in I Know This Much Is True.
Proprio per questo, la conversazione si è inevitabilmente allargata e l’attore è finito a parlare della competizione tra supereroi, con particolare riferimento all’Hulk interpretato nel MCU proprio da Ruffalo. In base alle dichiarazioni di Jackman, l’attore australiano è fermamente convinto che Wolverine, il celebre mutante che ha interpretato per circa vent’anni nella saga degli X-Men, potrebbe tranquillamente battere il Gigante di Giada in uno scontro corpo a corpo.
“Sto cercando di contattare Mark da un po’, ma non risponde mai alle mie chiamate! Credo che si stiano creando i presupposti per un’altra faida”, ha ironizzato Hugh Jackman. “Mark è un caro amico e in realtà non abbiamo mai parlato di questa cosa. È uno dei migliori attori in circolazione. Di certo, uno dei migliori della mia generazione. Anche se, e lo dico tanto per mettere le cose in chiaro, Wolverine lo batterebbe di sicuro. Non so se lo sapete, ma la prima apparizione di Wolverine è stata addirittura in un fumetto di Hulk. Nell’ultima pagina… è da lì che è cominciata la faida.”
Hugh Jackman e il grande successo del personaggio di Wolverine
Per quello che riguarda Hugh Jackman, il personaggio di Wolverine gli ha regalato la fama internazionale imperitura, il successo e sicuramente la visibilità che lo ha portato ad interpretare molti dei suoi ruolo più importanti, nel corso della sua carriera, sempre divisa tra cinema e musical.
L’ultima volta che lo abbiamo visto nei panni dell’iconico mutante è stato in Logan – The Wolverine, sicuramente il migliore adattamento dedicato al singolo personaggio e in generale il miglior film sugli X-Men mai visto al cinema. Il film ha debuttato al Festival di Berlino ed è stato nominato agli Oscar per la migliore sceneggiatura adattata, primo cinecomic a raggiungere tale livello di riconoscimento dall’industria.