Michael B. Jordan riflette sul contributo all’inclusività a Hollywood

Michael B. Jordan, interprete di Killmonger in Black Panther, ha parlato del suo contribuito all'inclusività nel mondo dell'industria cinematografica hollywoodiana.

Michael B. Jordan ha ammesso di sentirsi in qualche modo responsabile per aver contribuito a migliorare l’immagine e lo status degli attori di colore a Hollywood. Jordan è meglio conosciuto per aver interpretato Erik “Killmonger” Stevens, il cattivo di Black Panther nonché uno degli antagonisti più complessi del MCU. Killmonger, dopo aver assistito all’omicidio di suo padre, scopre che la sua famiglia era originaria del Wakanda, un paese africano fiorente ma appartato, mai colpito dall’imperialismo europeo. La storia della vendetta di Killmonger deriva dal sapere che i neri hanno subito secoli di schiavitù, brutalità e oppressione, mentre Wakanda si è adagiata su una ricchezza di risorse che avrebbe potuto aiutarli.

 

Nella vita reale, Jordan è un grande sostenitore della giustizia razziale, sempre in prima linea sulla questione sin dall’omicidio di George Floyd e dalle proteste globali che ne sono scaturite. A maggio, ha pubblicato una foto su Instagram con una didascalia che spiegava cosa vuol dire essere neri in America, dicendo che “troppe persone ci vedono come nemici pubblici, solo alcuni ci vedono come umani, eppure dobbiamo essere sovrumani per sopravvivere.” A giugno, l’attore aveva anche partecipato ad una protesta del movimento #BlackLivesMatter in cui ha tenuto un discorso chiedendo una maggiore rappresentanza a Hollywood e un’azione da parte delle compagnie.

Michael B. Jordan ha sempre collegato il suo attivismo ai miglioramenti che possono essere realizzati a Hollywood. Secondo E!, Jordan ha dichiarato in una recente intervista di voler utilizzare i suoi canali per consentire alle generazioni future di “vedere oltre, parlare più forte, essere migliori”. L’attore ha spiegato come le persone lo vedono come uno degli ultimi “portavoce” del settore e vuole usare quel ruolo come un’opportunità per creare un cambiamento a Hollywood.

“Da portavoce del cambiamento, la responsabilità che abbiamo oggi è quella di introdurre un qualche tipo di cambiamento quando si tratta di produrre film e di raccontare delle storie, come ci stiamo schierando dalla parte della cultura, dando opportunità ad altri che prima non avremmo potuto noi stessi avere, ritenendo i brand e i partner responsabili del progresso.”

Michael B. Jordan tra i nuovi “portavoce” del concetto di inclusività a Hollywood

Naturalmente, Michael B. Jordan non si limita soltanto a “parlare” di cambiamento progressivo. L’attore ha deciso che avrebbe catalizzato tutti questi cambiamenti del settore avviando una propria società di produzione, la Outlier Society. Con essa, vuole raccontare storie che “avranno un impatto” e creare qualcosa che possa “durare più a lungo della sua stessa eredità.”

Le parole e le azioni di Jordan sono particolarmente rilevanti considerando anche il rapporto che l’attore aveva con il protagonista di Black Panther, Chadwick Boseman, recentemente scomparso a causa di un cancro al colon. Oltre ad interpretare il primo supereroe nero ad essere arrivato sul grande schermo, Boseman ha anche interpretato altre leggendarie figure come Thurgood Marshall, Jackie Robinson e James Brown. Boseman e Jordan sono alcuni dei nuovi pionieri della nuova generazione. Inoltre, le loro performance testimoniano quanto sia importante investire in storie e talenti appartenenti alla comunità afroamericana. Con Michael B. Jordan come uno dei nuovi “portavoce” di Hollywood, si spera che ce ne saranno tanti altri in futuro.

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