James Cameron rivela che era fatto di Ecstasy quando ha scritto Terminator 2

James Cameron ha rivelato che era fatto di Ecstasy quando ha lavorato alla storia di Terminator 2 - Il giorno del giudizio, che proprio questo mese compie 30 anni.

James Cameron ha rivelato di aver lavorato alla storia di Terminator 2 – Il giorno del giudizio mentre era fatto di Ecstacy. Il film, uscito nel 1991, compie 30 anni proprio questo mese e, ancora oggi, è considerato uno dei più grandi action fantascientifici di tutti i tempi.

 

Proprio in occasione dei 30 anni dell’uscita del film, The Ringer ha avuto la possibilità di parlare con Cameron a proposito della sua realizzazione. Il celebre regista ha rivelato che non è stato solo il successo del primo Terminator ad ispirare la storia del sequel: a quanto pare, infatti, Cameron era sotto l’effetto dell’Ecstasy mentre stava lavorando al seguito, ed è stato proprio grazie ad una combinazione di droga e musica (in particolare, una canzone di Sting) che è riuscito ad elaborare l’idea del personaggio di John Connor interpretato da Edward Furlong.

“Ricordo che, tempo fa, ero seduto, fatto di Ecstasy, a scrivere degli appunti su Terminator e rimasi colpito da quel verso della canzone di Sting: ‘Spero che anche i russi amino i loro bambini’. E allora ho pensato: ‘Sai cosa? L’idea di una guerra nucleare è proprio antitetica a quella della vita stessa’. Ecco da dove mi è venuta l’idea del ragazzino.”

La canzone di Sting a cui fa riferimento James Cameron è “Russians”, estratta come quarto singolo dall’album “The Dream of the Blue Turtles”, brano del 1985 che rappresenta una dichiarazione d’intenti contro l’allora dominante politica estera della guerra fredda e della dottrina della Distruzione mutua assicurata tra Stati Uniti e Russia. Il videoclip è diretto dal fotografo e regista Anton Corbijn.

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