Stand by Me: uno degli attori ricorda come gli abusi emotivi subiti aiutarono la sua performance

Wil Wheaton, interprete di Gordie in Stand by Me, ha ricordato come gli abusi emotivi subiti da bambino aiutarono la sua performance nel film di Rob Reiner.

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Stand by Me – Ricordo di un’estate è universalmente riconosciuto come uno dei film più riusciti della carriera di Rob Reiner, ma anche come uno degli adattamenti più belli tratti dalle opere di Stephen King. Uscito nel 1986, Stand by Me è tratto dal racconto “Il corpo (The Body)”, contenuto nella raccolta di novelle “Stagioni diverse”. Per l’adattamento cinematografico vennero scelti gli allora giovanissimi Wil Wheaton, River Phoenix, Corey Feldman e Jerry O’Connell.

In una recente intervista con Yahoo Entertainment, è stato proprio Wheaton a rivelare che la sua interpretazione del piccolo Gordie – il protagonista della storia – è stata influenzata dal delicatissimo rapporto con i suoi genitori. Da bambino, Will Wheaton non era interessato alla recitazione, ma pare sia stato costretto dalla madre, un’attrice sfruttatrice e manipolatrice. In qualità di capro espiatorio della famiglia, che viveva all’ombra di suo fratello, Wheaton ha anche subito gravi abusi psicologici da parte del padre, un medico specialista.

I parallelismi tra Wheaton e Gordie sono difficili da cogliere per chi non conosce la storia pregressa dell’attore, ma è sicuramente qualcosa che il regista Rob Reiner ha colto quando ha scelto Wheaton per la parte. “Non volevo fare l’attore quando ero bambino”, ha spiegato l’attore, che all’epoca dell’uscita di Stand by Me aveva 14 anni. “I miei genitori mi hanno costretto a farlo, in particolare mia madre. Mia madre mi ha insegnato ad andare nella sua agenzia e a dire all’agente che si occupava dei bambini: ‘Voglio fare quello che fa la mamma’. E grazie ad una combinazione di incredibili abusi emotivi da parte di mio padre e di molteplici manipolazioni da parte di mia madre, alla fine sono riuscito ad esprimere quello che vedete nel film.”

“Quanto avevo vissuto mi ha dato la possibilità di interpretare Gordie al meglio”, ha aggiunto. “Perché l’esperienza di Gordie rifletteva molto la mia esperienza. Siamo stati entrambi invisibili nelle nostre case. Abbiamo entrambi un fratello che è considerato il figlio prediletto. Siamo entrambi il capro espiatorio della famiglia. Quando guardo Stand by Me adesso, non posso ignorare quell’incredibile tristezza nei miei occhi. E non posso ignorare la realtà che è stata quella tristezza, quell’isolamento che penso mi abbia dato ciò di cui Gordie aveva bisogno per prendere vita. Penso che Rob Reiner lo avesse capito.”

Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)
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