David Ayer, regista e sceneggiatore di Suicide Squad, ha condiviso una nuova immagine del Joker di Jared Leto dall’elusiva Ayer Cut. “Jared ha spaccato, ma nessuno lo sa”, ha scritto Ayer su Twitter per accompagnare uno scatto dell’attore premio Oscar a torso nudo in completo abito da Joker, con tanto di mazza da baseball sulla spalla.

 

Suicide Squad è uscito al cinema nel 2016 ed è subito stroncato dalla critica. Non molto tempo dopo, è stato rivelato che la versione rilasciata dalla Warner Bros. era, in definitiva, il prodotto dell’interferenza dello studio durante le riprese, cosa che ha spinto molti fan a lanciare la campagna social #ReleaseTheAyerCut. Sebbene ciò si sia rivelato efficace nel caso della Justice League di Zack Snyder, tuttavia non ha ancora avuto lo stesso effetto su Suicide Squad.

Per quanto riguarda il Joker, è stato da tempo stabilito che gran parte delle scene di Leto sono state tagliate dal film, con Ayer che nel maggio 2020 ha affermato che di essere dispiaciuto per il trattamento riservato alla performance dell’attore. Una delle famose scene tagliate avrebbe visto la Task Force X scontrarsi proprio con il supercriminale, mentre in un’altra avremmo dovuto vedere Joker che guidava un assalto all’Arkham Asylum.

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David Ayer su Suicide Squad: “Non ho mai raccontato la mia versione della storia e non lo farò mai”

Anche se Ayer ha rivelato ulteriori dettagli su Suicide Squad negli corso degli ultimi anni, ha rilasciato la sua dichiarazione più audace in merito lo scorso luglio.

“Ci ho messo la mia vita in Suicide Squad”, aveva scritto il regista su Twitter. “Ho fatto qualcosa di straordinario. Il mio taglio è un viaggio tanto intricato quanto emotivo, che racconta di alcune persone cattive sulle quali viene gettata m***a e che alla fine vengono scartate (tema che mi tocca nel profondo). Il taglio dello studio non è assolutamente il mio film. Leggetelo di nuovo. Il mio taglio non è la Director’s Cut di 10 settimane: è un montaggio completamente maturo, opera di Lee Smith, basato sull’incredibile lavoro di John Gilroy…

…È tutta la brillante colonna sonora di Steven Price, senza una sola canzone radiofonica nell’intero film. Presenta archi narrativi tradizionali, interpretazioni straordinarie, una solida risoluzione del terzo atto. Poche persone l’hanno vista. Non ho mai raccontato la mia versione della storia e non lo farò mai. Appartengo alla vecchia scuola, da questo punto di vista. Quindi ho tenuto la bocca chiusa e ho incassato tutto lo tsunami di critiche personali, a volte scioccanti. Non parlerò più pubblicamente della questione.”

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