Matt Shakman, il regista di WandaVision, ha commentato la discrepanza esistente tra il Darkhold visto nella serie Disney+ e quello apparso in Agents of SHIELD. Nell’episodio finale della serie con Elizabeth Olsen e Paul Bettany, mentre spiega a Wanda la sua natura di Scarlet Witch, Agatha Harkness legge direttamente dal famigerato libro degli incantesimi noto come Darkhold. Oltre ad essere radicato nella tradizione dei fumetti, il Libro dei dannati è apparso anche nella serie Agents of SHIELD.
Tuttavia, molti fan hanno notato che il Darkhold apparso in WandaVision non assomiglia affatto a quello visto nella serie ABC, suggerendo così che il popolare show televisivo (che si concluso lo scorso anno) non fosse “canonico”. Lo stesso Darkhold visto in Agents of SHIELD è apparso anche nella serie Runaways, quindi la Marvel avrebbe potuto utilizzare lo stesso design anche per WandaVision, ma per un motivo sconosciuto ha deciso di non farlo. All’inizio, Agents of SHIELD era una serie fortemente radicata nel canone del MCU: tuttavia, col passare del tempo, i collegamenti tra lo show e il più ampio universo cinematografico sono diventati sempre più sporadici.
In un’intervista con Screen Rant, Matt Shakman, regista di WandaVision, ha parlato proprio del collegamento tra il Darkhold visto nella serie Disney+ e quello apparso in Agents of SHIELD. In realtà, non esiste alcun tipo di collegamento: sebbene si tratti dello stesso libro, i creatori di WandaVision non hanno guardato alle precedenti raffigurazioni prima di progettare la versione del Libro dei dannati che sarebbe poi apparsa nella serie Disney+.
“Sì, l’abbiamo progettato da capo”, ha spiegato Shakman. “Non abbiamo guardato gli altri Darkhold che erano stati realizzati. Fa parte dell’Universo Marvel, quindi immagino che sia lo stesso libro. Non so esattamente come sia stato utilizzato negli altri show, perché non sono mai stato uno spettatore regolare, ma il Darkhold ha un’origine fumettistica. La sua mitologia continuerà a essere sviluppata.”
Il problema del “canone” da Agents of SHIELD a WandaVision
Sebbene il Darkhold di WandaVision non assomigli affatto a quello di Agents of SHIELD, sarà comunque una fonte di conflitto. La Marvel ha l’abitudine di incorporare elementi sia dei fumetti che dei programmi televisivi, senza mai dichiarare qualcosa di canonico in maniera assoluta. Questa non è la prima volta che l’inclusione di un oggetto di scena ha causato incongruenze nella continuity (basti pensare al “falso” Guanto dell’Infinito nel caveau di Odino?). WandaVision potrebbe non aver preso in considerazione il Darkhold di Agents of SHIELD, ma c’è ancora tempo per far sì che la sua storia diventi canonica.