Gina Carano fa causa alla Disney per il licenziamento da The Mandalorian

Gina Carano MMA

Gina Carano ha citato in giudizio Disney e Lucasfilm per averla licenziata da The Mandalorian nel 2021, causa dell’allontanamento dal progetto è stato un post sui social media in cui paragonava l’essere repubblicana all’essere ebrea durante l’Olocausto.

 

La causa, depositata presso un tribunale federale della California, sostiene il licenziamento illegittimo e la discriminazione, nonché la richiesta che il tribunale obblighi la Lucasfilm a rimborsarla e paghi almeno 75.000 dollari di danni.

Elon Musk sta finanziando la causa, a seguito della sua promessa di pagare per le azioni legali intraprese da persone che denunciano la discriminazione derivante dai post su Twitter/X. Tuttavia, i post in questione hanno avuto origine nelle storie Instagram di Carano.

“Come segno dell’impegno di X Corp. a favore della libertà di parola, siamo orgogliosi di fornire sostegno finanziario alla causa di Gina Carano, consentendole di cercare la rivendicazione dei suoi diritti di libertà di parola su X e della capacità di lavorare senza bullismo, molestie, o discriminazione”, ha affermato in una nota Joe Benarroch, responsabile delle operazioni commerciali di X.

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Carano ha interpretato Cara Dune, un soldato ribelle diventato mercenario, per le prime due stagioni di The Mandalorian, trasmesso in streaming su Disney+. Poi è stata criticata e allontanata quando ha condiviso un post da un altro account Instagram nel febbraio 2021.

“Gli ebrei venivano picchiati per le strade, non dai soldati nazisti ma dai loro vicini… perfino dai bambini. Poiché la storia è stata modificata, la maggior parte delle persone oggi non si rende conto che per arrivare al punto in cui i soldati nazisti potevano facilmente radunare migliaia di ebrei, il governo prima fece sì che i loro stessi vicini li odiassero semplicemente perché erano ebrei. In che modo ciò è diverso dall’odiare qualcuno per le sue opinioni politiche?”

Lo stesso giorno del post, Lucasfilm e UTA, all’epoca l’agenzia di Carano, la abbandonarono. L’UTA, tuttavia, non è nominata come imputata nella causa. Il caso sostiene che la colpa è della Disney se l’ex agenzia di Carano ha abbandonato l’attrice. La causa di Carano, che include diversi elaborati riferimenti a “Star Wars”, dice Disney e Lucasfilm “ha reso chiaro che solo un’ortodossia nel pensiero, nella parola o nell’azione era accettabile nel loro impero, e che coloro che osavano metterla in discussione o non riuscivano a conformarsi pienamente non sarebbero stati tollerato”.

Il querelante fa riferimento ai precedenti post sui social media degli attori di “Star Wars” Pedro Pascal e Mark Hamill, in cui il presidente Donald Trump e i suoi sostenitori venivano paragonati ad Adolf Hitler e ai nazisti, come atti di discriminazione da parte della Disney, che chiude un occhio sulle dichiarazioni politiche dei co-protagonisti uomini senza che queste abbiano ripercussioni finanziarie o professionali.

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